"Caso Satte? Errore suo Gd seri e determinati"

Mirandola, il nuovo coordinatore. Testoni: "La nostra credibilità. si basa sui progetti: priorità. all’ambiente e al caro energia"

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Dopo le polemiche che hanno travolto Marouan Satte – per il vandalismo al memoriale del sisma –, i Giovani democratici della Bassa ripartono dal nuovo coordinatore, Matteo Testoni.

Testoni, come ritrovare credibilità in seguito alle dimissioni di Satte?

"Innanzitutto, è importante ribadire che il circolo GD della Bassa Modenese è totalmente estraneo alla vicenda. Noi, però, al contrario di altri, abbiamo la capacità di fare i conti in casa nostra e di chiedere pubblicamente scusa quando è necessario. Abbiamo omaggiato simbolicamente le vittime del sisma depositando un mazzo di fiori presso i monumenti in ricordo sia a Mirandola che a Medolla, dopodiché abbiamo ritenuto che servisse trovare una nuova figura di riferimento che potesse prendere le redini del gruppo. Una comunità politica non perde o guadagna credibilità per un errore individuale di un suo membro, ma per le scelte e le proposte che mette in campo. Dimostriamo che noi siamo nel (e per) il nostro territorio presenti con iniziative concrete".

Riguardo Satte, si è trattato di un errore individuale o c’è un problema di selezione nella futura classe dirigente?

"È stato un errore individuale, lo dico con fermezza. Se fosse stato altro, il circolo sarebbe ancora senza una figura di riferimento, che invece in poche settimane è stata trovata, coinvolgendo tutto il circolo nella scelta e facendo i passaggi necessari senza scorciatoie o nomine dall’alto. Quando mi guardo intorno vedo ragazze e ragazzi seri, che hanno voglia di impegnarsi e di spendersi per la comunità, politica e non solo. Sono orgoglioso della fiducia che loro ripongono in me e nei componenti della segreteria, Anna, Andrea, Farah e Christian".

Su quali temi si incentrerà la sua segreteria?

"Il primo e più difficile tema su cui ci concentreremo sarà la campagna elettorale. Siamo protagonisti insieme al PD locale nelle iniziative sul territorio. I temi che ho più a cuore sono l’ambiente e la lotta alle disuguaglianze. Attenzione, disuguaglianze, non differenze, perché a ritenere che tutto debba essere uguale e ’piatto’ ci pensano già altri. A livello locale abbiamo sostenuto il taglio dell’iva sugli assorbenti, abbiamo spinto per potenziare il collegamento ferroviario tra la Bassa modenese e Bologna, per favorire gli studenti e non solo, e siamo stati i promotori della campagna per la piantumazione di 90000 alberi. Ora la sfida sarà la creazione delle comunità energetiche rinnovabili, con l’obiettivo di abbassare le bollette a famiglie ed imprese. Non esistono battaglie ’da giovani’: per raggiungere gli obiettivi, bisogna cooperare a livello intergenerazionale".

Quali prospettive per insidiare il centrodestra?

"E’ innanzitutto importante notare che quando governa la destra, i cittadini non hanno buoni

ricordi. L’esempio più recente lo abbiamo a Finale Emilia. Nelle nostre comunità ci sono diverse realtà (cittadini, imprese, professionisti, ecc…) che hanno una visione simile per il futuro del proprio territorio, ma che spesso non hanno occasione di cooperare per realizzarla. Il compito del centrosinistra deve essere quello di proseguire nell’opera di ascolto di queste realtà".

Come riavvicinare i giovani alla politica?

"C’è bisogno di una politica giovane per i giovani, che non è quella di aprire un profilo TikTok ma di dare soluzioni ai problemi che affliggono questa fascia della popolazione; asili nido gratuiti, interventi per fermare il proliferare di contratti a termine che generano precariato e forte attenzione alla crisi climatica".

Marcello Benassi