Eccidio di Ciano una giornata per la memoria

Ieri la commemorazione della tragedia fascista: vennero impiccati nei boschi venti civili

Il 18 luglio 1944, ai Boschi di Ciano di Zocca, si consumò uno degli accidi più efferati non solo del modenese: la banda Zanarini, conosciuta come la ‘Compagnia della morte’, impiccò venti civili mentre i tedeschi avevano circondato la zona. Ieri in questa località fra Montombraro e Ciano, si è svolta la commemorazione della tragica rappresaglia nazifascista. Ed è stato ricordato anche l’ingegner Zosimo Marinelli, di Montombraro, antifascista, Medaglia d’oro al merito civile alla memoria, fucilato per rappresaglia il 27 gennaio 1944 al poligono di tiro di Borgo Panigale. Al termine della cerimonia è stata distribuita una cartolina che, il 28 maggio 1918, Marinelli, ufficiale di complemento sui fronti della prima guerra mondiale, scrisse alla madre Elisabetta spiegandole che stava "per essere ammesso a un corso di allievi montatori di aeroplani". Questa cartolina, come ha illustrato l’assessore Susanna Rossi Torri, era finita in un mercatino del nord Italia. "Una signora di Lodi, collezionista, la scorsa primavera ci ha contattati per capire chi fosse Zosimo Marinelli e ci ha autorizzato a rendere pubblico il documento", ha detto Rossi Torri. Al 78° anniversario dell’eccidio dei Boschi di Ciano e al ricordo di Zosimo Marinelli, hanno partecipato tra gli altri Federico Ropa, sindaco di Zocca, Vanni Bulgarelli, presidente provinciale Anpi e Gloria Marinelli, nipote di Zosimo.

w. b.