Morti all’Haemotronic: "Causa civile in stallo"

I familiari delle vittime hanno chiesto il risarcimento. La sentenza era attesa. ad aprile 2021

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Sono trascorsi ormai dieci lunghi anni dal terribile terremoto che travolse la bassa. Eppure i familiari delle vittime ancora attendono giustizia. A gennaio 2016 era arrivata infatti l’ennesima dolorosa notizia per i parenti dei morti sotto le macerie il 29 maggio 2012: nessuna responsabilità penale per i crolli alla Haemotronic di Medolla, a seguito dei quali persero la vita Paolo Siclari, Biagio Santucci, Giordano Visconti e Matteo Serra. Il gip, infatti, archiviò il caso nonostante l’opposizione. I legali dei parenti delle vittime, nel frattempo, sono andati avanti preparando la causa civile che, dalla sezione lavoro, è passata al Tribunale civile ordinario. Sono due le cause civili ancora ‘in piedi’ e sono state riunite: riguardano Biagio Santucci e Giordano Visconti. La sentenza era attesa il 12 aprile 2021 ma era stata trattenuta in decisione dal giudice: da quel giorno però non si è saputo più nulla e i parenti sono ancora in attesa della sentenza. È trascorso un anno, infatti, dal giorno in cui i parenti delle vittime si aspettavano di ottenere una sorta di giustizia dopo la perdita dei propri cari. Per quanto riguarda ad esempio il decesso di Biagio Santucci – per cui risultano costituiti madre, fratello, sorella, zio, e nonno convivente - la richiesta risarcitoria è di circa un milione di euro. La causa è ovviamente contro il legale rappresentante pro tempore di Haemotronic S.p.a e all’interno del ricorso poi passato appunto al tribunale civile i legali fanno presente come, sulla base delle valutazioni dei periti, i decessi di Biagio Santucci e Giordano Visconti risultino direttamente riconducibili al crollo di una trave e della copertura centrale. "I decessi – si legge nella ricostruzione dell’evento da parte dei consulenti - sarebbero direttamente collegati alla mancanza di adeguati dispositivi antiribaltamento. Nel ricorso era stato quindi sottolineato come il crollo sarebbe stato con elevatissima probabilità evitato se, a seguito delle non conformità introdotte in costruzione, si fosse provveduto ad adeguare sismicamente la copertura centrale alta e i pilastri che reggevano il solaio tecnico. I legali hanno poi sottolineato come, nonostante la gravità della situazione prospettatasi e le precedenti morti causate dai crolli delle aziende a Ferrara, la S.p.a. Haemotronic, benché priva di qualsiasi dispositivo antisismico, avesse ripreso l’attività produttiva già dal 22 maggio, nonostante le terribili scosse del 20. L’azienda – viene sottolineato nel ricorso – non avrebbe riconosciuto la prevalenza del diritto alla salute su quello alla liberta` di iniziativa economica, nonché della tutela dell’integrita` psicofisica dei lavoratori quale principio assoluto". Dopo la doccia fredda dell’archiviazione delle responsabilità penali i parenti da un anno esatto attendono la pronuncia della sentenza civile.

Valentina Reggiani