Sassuolo, la mamma. "A mio figlio disabile negata l’iscrizione a scuola"

La famiglia di Castellarano si era rovolta al Formiggini. Il legale della famiglia: "Privato del diritto allo studio, non esiste un numero massimo"

Una foto generica di studenti in aula

Una foto generica di studenti in aula

Modena, 19 febbraio 2019 - «Perché mio figlio non può frequentare la scuola che gli piace come tutti gli altri ragazzi?». È l’interrogativo che si sono posti increduli i genitori di Federico (è un nome di fantasia), 14enne originario di Castellarano, affetto da una grave disabilità (la sindrome di Goldenhar) che aveva fatto la pre-iscrizione al liceo Formiggini di Sassuolo (per la prima classe indirizzo Scienze umane) e che nei giorni scorsi si è visto respingere la richiesta.

A seguire la vicenda per conto della famiglia di Federico è l’avvocato Laura Andrao, esperta nazionale di diritto delle disabilità: «La domanda è stata fatta regolarmente entro la scadenza e la scuola all’atto della pre-iscrizione sapeva benissimo delle difficoltà dello studente. La scuola ci ha in pratica risposto che aveva già altri ragazzi con disabilità. Ma in realtà faccio presente che non esiste un numero massimo per scuola, gli istituti non possono rifiutare l’iscrizione. Comprendiamo – prosegue l’avvocato – che sia più complicato accogliere un ragazzo disabile, serve un progetto educativo personalizzato, un insegnante di sostegno, ma qui siamo di fronte a una lesione del diritto all’inclusione e allo studio: se non venisse accettato si configurerebbe tra l’altro un danno esistenziale al minore». Non dimentichiamo «che i primi due anni di scuole superiori sono obbligatori».

Le comunicazioni ufficiali tra famiglia e scuola allo stato attuale sono a colpi di lettere e mail certificate. La dirigente ha risposto con una missiva di pari livello alle obiezioni del legale, spiegando (come riportato nel dettaglio a fianco) che la scuola in base a una recente circolare avrebbe facoltà di non accettare le iscrizioni (di ragazzi disabili e non) in eccesso rispetto alle proprie possibilità logistiche e didattiche.

Tuttavia la famiglia di Federico, sempre attraverso l’avvocato Andrao, ha respinto queste motivazioni diffidando e invitando la scuola a «indicare i criteri di selezione delle iscrizioni» e ha ribadito che «la legge 104 del 1992 prevede che gli alunni con disabilità hanno diritto a frequentare le classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado. La scuola non può rifiutare l’iscrizione e se lo fa commette un illecito penale e può essere condannata per discriminazione». Tra l’altro per gli alunni con disabilità «l’obbligo di istruzione dura sino al compimento del 18esimo di età».