Siccità, appello dal Cimone: "Servono nuovi laghi artificiali"

Il Consorzio alla Regione: "Invasi utili come riserve estive e per la neve programmata"

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Lo spettro della siccità aleggia sulla provincia di Modena. Anche i nostri fiumi sono quasi in secca, le sorgenti hanno ridotto il gettito e le colture agricole languono. Una situazione molto preoccupante per la distribuzione idrica in vista della stagione turistica estiva che duplica o triplica il numero degli abitanti sull’Appennino. E le prospettive non sono delle migliori: si annunciano piogge inferiori alle medie e temperature elevate anche nel prossimo periodo.

Sulla nostra montagna più alta della catena appenninica emiliana potremmo avere riserve idriche per soddisfare le necessità di tutti i comuni all’ombra del Cimone e svolgere la funzione primaria di servire per la stagione sciistica con la produzione della neve programmata. La proposta viene dal Consorzio del Cimone.

"È necessario costruire altri laghi artificiali in quota". Lo chiede da anni alla Regione.

Ora ci sono quattro invasi: uno piccolo al Cimoncino, due a Passo del Lupo e uno alle Polle. Tutti pieni di acqua, perché la neve programmata ha incrementato le falde e continua a confluire nei laghi. "A noi serve acqua durante l’inverno per produrre neve artificiale – spiega Luciano Magnani, presidente del Consorzio –. In questo momento di emergenza, quell’acqua servirebbe anche durante l’estate. Basterebbe farla passare in un depuratore e poi introdurla nell’acquedotto pubblico. Bisogna sfatare il fatto che quando si spara neve si usano prodotti chimici. Non esiste nessuna chimica, si usano soltanto aria e acqua". Questi invasi artificiali, oltre a svolgere la duplice funzione inverno - estate, rappresentano anche un’attrattiva turistica per l’intera annata. "Attorno ai laghi si crea turismo – dice Magnani –. Sono laghetti alpini, certi adibiti alla pesca. Non servirebbero soltanto al Cimone, ma all’intero territorio. Tantissima acqua va sprecata, si disperde nel tragitto scendendo a valle. Il Cimone potrebbe risentire del problema siccità se non si costruiranno nuovi laghi. Al Consorzio servono per la neve programmata durante l’inverno, e sarebbero molto utili anche per la stagione estiva. E non solo. In caso di incendio, dove si andrebbe a prendere l’acqua?

Si andrebbe in quei laghi che sono una risorsa. Altro punto, c’è troppa burocrazia per ottenere i permessi per costruire gli invasi".

Walter Bellisi