Vittime della strage e nonno uniti nell’addio

Per scelta della famiglia un’unica cerimonia e in forma privata. La salma dell’omicida parte oggi per Tunisi. In 400 alla marcia anti-violenza

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E’ molto probabile che, per volere dei parenti, i funerali della famiglia uccisa in via Manin si svolgeranno in forma strettamente privata a cura delle onoranze funebri De Carlo. Saranno celebrate insieme le esequie di Elisa Mulas, Simonetta Fontana, i piccoli Sami e Ismaele, e anche del bisnonno Renzo Fontana che si è spento martedì mattina a Casa Serena, una settimana dopo la strage. Un lutto nel lutto: l’anziano, unico testimone scampato alle coltellate e conosciuto in città nell’ambito delle Fiere d’ottobre, si è spento a seguito di una malattia che da tempo lo aveva costretto a letto. Ora la famiglia sarà riunita per l’ultimo, doloroso, saluto.

Una scelta, quella dei funerali privati, dettata dal desiderio di mitigare l’ulteriore impatto che potrebbe avere una funzione pubblica soprattutto su D., la bambina di 11 anni, primogenita di Elisa, che quel giorno si è salvata per puro caso, perché era a scuola. Il Comune fa sapere di essere in attesa di conoscere la volontà dei famigliari anche su un eventuale momento commemorativo comunitario da organizzare in parallelo (allo stadio o altra struttura); in quel giorno sarà proclamato il lutto cittadino. Tutti i cinque componenti della famiglia saranno tumulati nel cimitero nuovo. La salma di Nabil, l’omicida-suicida, partirà invece stamattina alle 8.30 per il cimitero di Tunisi.

Mentre non si ferma la maratona di solidarietà a sostegno della piccola sopravvissuta.

Si è superata quota 55mila euro nelle donazioni arrivate al Fondo di Solidarietà Città di Sassuolo con causale "Sostegno Minore via Manin". Sono stati più di 500 i donatori, singoli cittadini, associazioni o aziende, che hanno deciso di dare il loro contributo, dai 5 ai 3000 euro. La raccolta prosegue all’Iban: IT 27 T 02008 67019 000100984467. Intanto il Comune di Sassuolo intensifica la sensibilizzazione sul tema. Il vicesindaco Camilla Nizzoli ha diramato un invito a tutti i dipendenti comunali e di Sgp, chiamati a riflettere "su quanto ancora si debba fare per evitare che simili tragedie si ripetano". Da qui l’obiettivo "di veicolare il più possibile il numero nazionale anti-violenza (con il logo ‘Se sei vittima di violenza o stalking chiama il 1522’)" con la richiesta di aggiungere il piccolo banner a tutte le mail interne ma anche inviate in risposta ai cittadini.

Una giornata, quella contro la violenza sulle donne, quest’anno particolarmente sentita a Sassuolo; ieri commozione alla marcia silenziosa partita da piazzale Porrino e conclusasi, dopo aver attraversato il centro, al Crogiolo Marazzi. Circa 400 persone hanno partecipato a ‘Libere dalla violenza’, iniziativa promossa dall’Unione dei Comuni Distretto Ceramico. Il corteo, cui hanno partecipato numerose classi degli istituti superiori, lungo il tragitto ha fatto tappa in piazza Garibaldi, dove è stata collocata l’istallazione che ricorda l’importanza della giornata. Il corteo era solo una parte del fitto programma promosso dall’Unione che ha fornito anche dati sui maltrattamenti contro le donne (79 nuovi accessi – 33 da Sassuolo, 9 da Fiorano, 15 da Formigine, 17 da Maranello, 2 da Prignano, 1 da Montefiorino, 21 da fuori distretto – nel 2020 al Centro anti-violenza del Distretto). Dati che testimoniano la drammaticità del fenomeno.

Gianpaolo Annese

e Stefano Fogliani