Imprenditore denunciò pubblicamente di essersi rivolto a usurario durante il lockdown: la Finanza individua lo strozzino

Le Fiamme Gialle hanno applicato l’ordinanza cautelare del divieto di dimora nei confronti del presunto autore dei prestiti a tassi usurari. Ci sarebbero anche altre vittime

Guardia di Finanza

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Modena, 6 giugno 2024 –  Durante un controllo sul rispetto delle norme anti Covid il ristoratore aveva pubblicamente denunciato di essersi rivolto ad un usurario per poter andare avanti, la notizia era stata ripresa di mezzi d’informazione e la Finanza si era così attivata per approfondire. Il fatto avvenuto a Modena nel periodo del lockdown ha portato, mercoledì, a rintracciare una persona attiva nel settore della ristorazione a Castelfranco, che avrebbe concesso il prestito con interessi ben oltre il consentito. È nata in questo modo l’indagine alla base di un’ordinanza di custodia cautelare, su delega della procura di Modena ed emissione del gip, del divieto di dimora nella Provincia di Modena a carico di un uomo gravemente indiziato, spiegano le Fiamme Gialle, di usura ai danni di alcuni imprenditori. L’uomo risulta già essere stato condannato per ricettazione, riciclaggio e vendita illecita di stupefacenti. Le indagini hanno accertato che sarebbero diverse le vittime cui venivano applicati tassi d’interesse dal 60 al 200%. Nel corso di una perquisizione nell’abitazione dell’uomo sono stati rinvenuti 85mila euro in contanti, occultati sotto la cornice di una porta e ‘confezionati’ in pacchetti sottovuoto da 5mila euro ciascuno. Erano presenti, sempre nell’abitazione, anche preziosi vari per un valore complessivo di oltre 30mila euro. La polizia giudiziaria ha poi rilevato una sproporzione tra quanto dichiarato dall’indagato e le fonti reddituali lecite dichiarate.