ROSSANO DONNINI
Sport

Bianco crede nell’impresa a Palermo: "Squadra motivata, sono ottimista"

Il mister gialloblù: "Avversario difficile da interpretare, ma i 31 gol presi... Momento difficile? Non mi condiziona"

Bianco crede nell’impresa a Palermo: "Squadra motivata, sono ottimista"

Bianco crede nell’impresa a Palermo: "Squadra motivata, sono ottimista"

L’andamento un po’ schizofrenico del Palermo nelle ultime sei partite, due vittorie, due pareggi e due sconfitte, 13 gol fatti ma ben 14 subiti, induce Paolo Bianco all’ottimismo: "Il Palermo è una squadra particolare, forte e con un allenatore, Eugenio Corini, molto capace, con tanta esperienza nella categoria. Ha singoli che possono decidere la gara in qualsiasi momento, ma è anche vero che dopo aver vinto contro di noi in 12 partite ha subito 31 reti, che sono tante per una squadra che punta a salire di categoria, poi ha perso diverse volte anche in casa, cinque complessive, tre nelle ultime dodici. È una squadra difficile da interpretare, contro la quale può succedere di tutto. Sarà una partita difficile ma sono ottimista".

Rispetto alla gara d’andata come è cambiato il Modena? E lei?

"Con il calendario asimmetrico non sono passate tante partite, abbiamo due giocatori nuovi, Gliozzi, uno esperto che i gol li ha sempre fatti, e Corrado, un giovane con ampi margini di miglioramento. All’andata abbiamo perso in inferiorità numerica ma non lo meritavamo, come nell’ultima partita contro il Brescia. Io sono sempre lo stesso, con il medesimo carattere. E non cambierò".

Dopo Palermo ci sono Parma e Sampdoria: avrebbe preferito avversari più morbidi?

"Adesso penso solo al Palermo. I ragazzi hanno una motivazione altissima, sanno che potrebbero fare un pezzetto di storia vincendo lì perché è da tanto che il Modena non ci riesce".

Il mercato si avvia alla conclusione, esprima un desiderio. "Vorrei che la squadra segnasse qualche gol in più, ne subisse qualcuno in meno e tornasse a regalare soddisfazioni ai tifosi". Quindi vuole un altro attaccante e un altro difensore?

"No, mi basta quello che ho, non voglio giocatori ma cose diverse".

Fra gli infortunati c’è qualcuno recuperabile?

"Palumbo è fra i convocati, mi riservo di decidere se schierarlo o no solo poco prima della partita, in ogni caso lo voglio in panchina accanto a me. Lui ha il carattere per trascinare i compagni".

Come sta affrontando questo momento difficile?

"Nella vita ho vissuto momenti più difficili per farmi condizionare da una situazione come questa. Non mi diverto ma neppure mi dispiace troppo".

Come spiega i continui cambi di formazione?

"Non ci possono essere 11 titolari e 11 riserve, devi avere 5 o 6 titolari, e questa squadra li ha, e tanti altri che possono essere chiamati in causa in qualsiasi momento. Da quando ci sono i 5 cambi le partite si giocano ormai in 16 e spesso chi entra fa la differenza. Tutti devono sentirsi partecipi. Io non ne cambio 11 a ogni partita, ma 4 o 5 come è giusto che sia. È il calcio di oggi che ti porta a dover fare cambiamenti, non ci sono squadre che giocano con lo stesso undici 4 o 5 partite di fila".

Sia con la Cremonese che con il Brescia il Modena ha sbagliato l’approccio alla gara. Non è responsabilità dell’allenatore?

"Un allenatore è molto responsabile se la squadra sbaglia l’approccio, io sono pronto ad accettare gli errori tecnici ma non questi atteggiamenti, sarà mia responsabilità che non accadano più".

Sui social c’è tanta negatività. Cosa ne pensa?

"Che non bisogna leggerli, sia quando si vince come quando si perde. Meglio confrontarsi al bar, con persone che ti conoscono, che sanno come stanno le cose".