REGGIO EMILIA
"Sono stati bravi i ragazzi a fare la partita, soprattutto nel finale. Non che meritassimo di perdere, ma nel finale, sotto di un gol e con un uomo in meno, non era semplice recuperarla". Invece, in un colpo solo, Alessio Dionisi dà un colpo di spugna allo stop di Salerno e si riprende il suo Sassuolo, con pregi e difetti ben noti. Sia quello del primo tempo che, ammette il tecnico toscano, "poteva fare meglio e invece è stato lento e impreciso e ha subito gol su una disattenzione evitabile". Sia quello del secondo, che ha "ricominciato non la voglia e il piglio giusti, nonostante le difficoltà che l’Empoli, come ci aspettavamo, ha saputo crearci: abbiamo alzato il ritmo, migliorato la qualità delle giocate e anche gli episodi ci sono stati favorevoli". Mastica amarissimo, di contro, il tecnico dell’Empoli Paolo Zanetti, che ‘accusa’ una sconfitta della quale, dice, "dobbiamo scusarci con i tifosi che ci hanno seguito. Non ci sono scuse né giustificazioni per il nostro finale di gara".
Sconfitta che all’Empoli costa parecchio, tanto che la squadra va in ritiro mentre il Sassuolo va a un passo da quella colonna sinistra che Dionisi continua a puntare e che, non ci sono dubbi, raggiungerà soprattutto se potrà contare su un Berardi al 100%. "Le partite nessuno le vince da solo, perché ognuno dà il suo contributo, ma ci sono giocatori che fanno la differenza e Domenico è uno di questi, è una garanzia e alza il livello qualitativo di tutta la squadra: già dall’anno scorso lo avevo definito il nostro top player e non dimentico che quest’anno ha saltato 16 gare. Nonostante questo – chiude – abbiamo 43 punti, significa che la squadra ha fatto bene. La classifica? Siamo dove dobbiamo essere, e guardiamo avanti senza rimpianti". L’avanti, per inciso, è la Lazio, da affrontare senza Pinamonti e Lopez e (forse) senza Tressoldi, uscito per un problema alla schiena: ma c’è tempo, anche se non tantissimo, per pensarci…
Stefano Fogliani