Un mese e quattro giorni, da sosta a sosta. Sembra passato tempo immemore dall’ultimo successo con il Pisa, eppure è ancora lì dietro l’angolo a ricordare ai canarini è momento di ripetere quei momenti nonostante, nel frattempo, ci sia stato qualche risultato altalenante. Il dibattito, perlomeno, si è un attimo acceso. Ci si è interrogati sulle prestazioni degli esterni, sull’efficacia degli attaccanti e sul valore degli avversari, dalla Feralpi al Venezia.
A proposito di avversari, quasi non ha bisogno di introduzioni il Palermo, dichiaratamente costruito per tentare il salto in serie A, con alle spalle il City Group e oltre 20mila spettatori a partita al ’Barbera’. Oggi, al ’Braglia’, saranno invece quasi 4mila (3.414 a ieri sera). Sulle individualità, il Modena potrebbe concedere qualcosa proprio come accaduto con il Venezia e allora ecco che Bianco chiederà ai suoi di essere enormemente pragmatici sia in fase difensiva che offensiva, dimenticando mai l’identità di gioco costruita fin qui. La notizia l’ha data direttamente il tecnico: Riccardo Gagno ha recuperato in extremis e ci sarà. Una distorsione alla caviglia, nella migliore delle ipotesi, richiede circa una settimana di stop e infatti anche Pergreffi sarà a disposizione. Quest’ultimo, però, non dovrebbe essere titolare a differenza del portiere, ancora ’scalzato’ da Cauz nella coppia con Zaro. Oukhadda a destra e poi, il solito rebus a sinistra dove Cotali parte un pelo avanti rispetto a Guiebre perché l’avversario (Di Francesco o Mancuso) è di quelli scomodi e serve un occhio di riguardo. Pochi dubbi a centrocampo, con Magnino, Gerli e Palumbo a fare da schermo e da appoggio al gioco d’attacco, ai quali Bianco chiede anche l’inserimento sugli esterni e in area di rigore. Tremolada non dovrebbe avere concorrenza sulla trequarti, così come non ce l’ha Manconi in avanti, ritenuto al momento indispensabile per le dinamiche di squadra. Attenzione all’ultima maglia a disposizione: Strizzolo non sta benissimo, se Bianco sceglierà la via della continuità si affiderà nuovamente a Bonfanti e così dovrebbe essere. Molto difficile vedere Falcinelli dal primo minuto, evidentemente ancora non pienamente coinvolto dall’allenatore nelle rotazioni, come Giovannini del resto. È un altro big-match, è un altro banco di prova.
Ci sarà la sosta per le nazionali e tutti sanno quanto sia indispensabile arrivarci con un risultato positivo, altrimenti vivremo due settimane di ulteriori dibattiti su di un periodo non esattamente roseo dal punto di vista dei risultati.
Alessandro Troncone