I Gargano ci sono riusciti. Seicento gol segnati in due

Calcio Dilettanti I gemelli Carmine e Antonio hanno portato a casa il record "La voglia di arrivare a questo traguardo ci ha spinto a non mollare mai".

I Gargano ci sono riusciti. Seicento gol segnati in due

I Gargano ci sono riusciti. Seicento gol segnati in due

di Davide Setti

Ci sono record che sembrano scolpiti nella roccia per durare in eterno. I gemelli Carmine e Antonio Gargano da Nonantola (dove sono nati e abitano nella stessa casa) ne hanno appena scritto uno di questi, arrivati in tandem alla straordinaria cifra di 600 reti segnate nei campionati dilettantistici. A 44 anni compiuti lo scorso 26 novembre, i due attaccanti si divertono ancora a impallinare i portieri, Carmine con la Monari Nasi (Terza categoria) e Antonio al Gaggio in Seconda. Un bottino sontuoso, costruito in 28 anni di carriera che è diventato realtà domenica scorsa con il seicentesimo rintocco scagliato da Carmine (per tutti ’Pippo’) in maglia nella porta del Manzolino. Non un giorno qualsiasi il 17 marzo, ma quello che avrebbe preceduto il 69esimo compleanno di mamma Giuseppina (per tutti Pina), venuta a mancare nel 2013 dopo averli cresciuti da soli, col papà scomparso quando avevano appena 9 mesi.

"È stato un segno del destino – spiega emozionato Carmine – come lo è la scelta della Figc di Modena di far giocare la finale della nostra Coppa di Terza contro il Levizzano proprio a Castelfranco, nello stadio dove la nostra storia è cominciata. Diciamo che chiudere lì questi 28 anni sarebbe fantastico". Per parlare di scarpe appese al chiodo però è ancora presto. "Non lo so cosa faremo – spiega Antonio – di certo Carmine lo vedo con un futuro da allenatore, io invece una volta chiuso col campo uscirò dal calcio". In questi 28 anni di gol hanno giocato insieme solo per pochi mesi a Castelfranco a inizio carriera e l’anno scorso alla Robur Pieve (poi scomparsa in estate), dove in coppia hanno toccato quota 37 reti, mentre solo in un Virtus Campogalliano-Sant’Anna di Coppa di Seconda si sono sfidati. Tanti sono stati i giorni da ricordare, come il gol numero 550 in coppia da dedicare all’amico Giovanni Nora scomparso qualche anno fa. "Fra gli anni più belli – spiega Carmine – metto l’accoppiata coppa-campionato in Eccellenza a Castelfranco, il titolo da capocannoniere con 18 reti e la promozione a Sasso Marconi e il gol promozione all’ultima giornata col Castelvetro. E poi l’anno scorso poter avere Antonio alla Robur come capitano è stato un privilegio per me".

Per Antonio l’approdo a Gaggio è arrivato dopo 4 mesi senza calcio. "La voglia di tagliare questo traguardo ci ha spinto a non mollare – spiega – e quota 600 fa impressione. Io ne ho segnato qualcuno di più, ma i suoi hanno un peso specifico maggiore, molti dei quali fra D ed Eccellenza. Anche se vado orgoglioso dei 29 dell’anno record a Mandrio dove chiudemmo senza sconfitte e dei 104 segnati in 6 anni a La Pieve, un record che nessun nonantolano fin qui è riuscito a battere".