Il Carpi è più solido: due partite di fila fuori casa con la rete inviolata

Migration

CARPI

Il pareggio di Budrio col Mezzolara (nella foto Ghizzardi) ha fatto vedere il lato più pragmatico della nuova versione dell’Athletic Carpi, quello che in 5 settimane ha permesso ai biancorossi di tirarsi fuori dalla lotta salvezza (da +4 all’attuale +11) per provare a tuffarsi in quella per i playoff, col quinto posto distante 3 punti. Per ora la classifica dà ragione alle scelte di mister Massimo Bagatti, che dal suo ritorno ha dovuto quasi forzatamente abbandonare l’idea di calcio propositivo che da sempre è nel suo Dna (anche per l’assenza di un trequartista di ruolo) per adattare una squadra in confusione alle esigenze di un campionato da raddrizzare. L’emblema di questa metamorfosi forzata è lo 0-0 con i bolognesi, quarta forza del campionato che a novembre sul proprio terreno è stata una delle due squadre capaci di battere la capolista Rimini. Una gara "sporca", di quelle che troppo spesso quest’anno hanno visto i biancorossi pagare dazio per chili, muscoli e cattiveria. Il Carpi ha dato battaglia per 94’, pagando la grande quantità con una difficoltà mai così rimarcata nel creare occasioni da rete, anche per il momento no che sta attraversando Simone Raffini. Il bomber bolognese, capocannoniere di questa stagione con 11 reti fra campionato e coppa in 33 gare, è a secco da ben 8 giornate, dal gol segnato a Bagnolo lo scorso 30 gennaio. Più in generale nelle ultime 14 gare giocate ha timbrato solo con l’Aglianese e sul campo dei reggiani. L’altro lato della medaglia è però il dato della fase difensiva, che è tornata a brillare dopo gli 11 gol subiti nelle ultime 3 partite con Gallicchio e i 14 incassati nelle 7 gare della gestione Togni. A Budrio è arrivato il secondo clean sheet di fila in trasferta dopo quello di Fidenza, evento mai accaduto fuori casa in questa stagione. Nelle 6 gare del Bagatti-bis appena 4 gol subiti dai biancorossi, mai più di uno nella singola gara, altro dato rilevante.

Davide Setti