Il lutto. Addio a Vivani, il capitano della rinascita

L'ex calciatore Marietto Vivani, legato ad Ascoli e Modena, è scomparso a 75 anni. Ha giocato per entrambe le squadre, contribuendo alla rinascita del Modena dopo la retrocessione. Dopo il ritiro, è diventato allenatore.

Sabato pomeriggio Ascoli e Modena saranno avversari sul campo, ma si troveranno uniti nel cordoglio. Ieri, dopo breve malattia, ci ha infatti lasciato, a 75 anni, nella sua Urbino ‘Marietto’ Vivani (foto), centrocampista dai piedi buoni che ha legato la sua carriera ai colori bianconeri e a quelli gialloblù. Ripercorrere quella che è stata la sua carriera professionistica è semplicissimo, perchè tra il 1967 e il 1981 ha vestito la casacca solo di queste due società. Cresciuto nelle giovanili delle Cagliese, per ben dieci stagioni ha indossato la maglia bianconera del ‘Picchio’, con 233 presenze di cui 31 gettoni in Serie A, e dei marchigiani divenne anche il capitano. Approdò all’ombra della Ghirlandina nell’estate del 1977, in un Modena che era stato parecchio rivoluzionato e che andò incontro ad una stagione sfortunata culminata con la retrocessione in C. Fu uno dei momenti più neri della storia canarina, tanto che l’anno seguente i gialli conobbero la relegazione in C2. Ma fu proprio da Vivani che cominciò la rinascita: l’allenatore Bruno Pace gli affidò la fascia di capitano e la sua esperienza, con quella di Cresci e Trevisan, fu determinante per la risalita. Dopo la promozione in C1 giocò un’altra stagione prima di ritirarsi dal calcio professionistico con 63 gare in gialloblù. Cominciò la carriera di allenatore, guidando le giovanili canarine, e nella stagione 1988/89 gli fu anche affidata la prima squadra.

a.b.