La mamma di Bruno "Lui un vero modenese"

Vera Mossa racconta le emozioni dell’addio del campione al PalaPanini: "Se tornerà? Magari fra qualche anno e con un altro ruolo..."

La mamma di Bruno "Lui un vero modenese"

La mamma di Bruno "Lui un vero modenese"

"Un’emozione grandissima, che è iniziata immediatamente, dal momento in cui ho varcato la soglia del palazzetto. Sapevo che sarebbe stato difficile, ma...". Poi c’è il pianto a interrompere i pensieri sparsi di Vera Mossa, la mamma campionessa del campione, l’altra metà della mela, oltre a papà Bernardinho, che ha messo nella testa e nel cuore di Bruno i geni della passione per la pallavolo. Piangono tutti e piange anche lei, ovviamente, preda di una commozione creata dall’evento, un saluto al Bruno giocatore, un arrivederci al Bruno uomo che, chissà, magari avrà ancora un ruolo da protagonista nella storia di Modena Volley, senza doversi mettere le ginocchiere tutti i giorni. La presenza della madre al palazzetto per la serata d’addio del figlio Bruno Rezende è stata una delle tante sorprese di mercoledì 17 aprile, il loro abbraccio prima della partita e soprattutto quello, fortissimo, dopo, un momento topico della festa per il brasiliano. Italiano perfetto, d’altronde Vera Mossa ha giocato ininterrottamente in Italia dal 1990 al 1995 tra Perugia e Sumirago, la mamma commossa ha continuato così, raccontandoai microfoni di Trc le sue emozioni in questo capitolo di vita e le sue sensazioni su un figlio che, a oggi, non sembra avere nessuna intenzione di fare il salto della barricata e sedersi sulla panchina.

Vera Mossa, ci racconti un po’: cos’è stata Modena per Bruno?

"Bruno è stato davvero felice qui a Modena e quindi per lui questa città è sempre stata un posto felice".

Non solo per lui, però?

"Già, anche per noi, per la sua famiglia. Siamo venuti così tante volte per vederlo giocare e siamo sempre stati accolti con grande felicità. È bellissimo vedere come la città, le persone, gli vogliano così bene e amino quello che lo riguarda".

Lo ha detto il sindaco: Bruno è anche cittadino modenese, oggi?

"Certo, Bruno è anche modenese, nonostante torni in Brasile". Tornerà?

"Non si sa mai quello che può succedere in futuro, può darsi che lui torni a Modena tra qualche anno per lavorare qui nel volley in un’altra maniera"

Intanto dovrà metabolizzare il ritiro dalle scene, tra qualche stagione?

"Ha giocato tantissimo, per tantissimi anni, e ormai è giunta l’ora di smettere, questo lo sa. Per i palleggiatori è sempre troppo presto (ride, ndr), però la vita è questa e vedremo cosa succederà".

E nella sua seconda vita? Farà l’allenatore?

"Lui sarebbe un bravissimo allenatore, di questo sono più che certa. Però non mi sembra che oggi abbia tanta voglia di farlo. Però sono sicura che lui continuerà dentro al mondo della pallavolo, per cercare di dare ancora un contributo a questo mondo. Farà il dirigente, o altro, oggi l’allenatore mi sembra più difficile".

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