Modena, botta e risposta nel derby col Parma

Grande avvio dei canarini che passano con Diaw (dodicesimo assist di Tremolada), pari immediato di Benedyczak. Calo nella ripresa

Modena, botta e risposta nel derby col Parma

Modena, botta e risposta nel derby col Parma

di Alessandro Troncone

La famosa capacità di saper tenere la testa alta, è emersa di nuovo. È una prerogativa del Modena, giocare muso a muso con chi, sulla carta, appare una montagna da scalare. E cosi, nel pareggio con il Parma, c’è un altro tassello verso la salvezza. L’approccio è talmente giusto e positivo da fruttare il gol del vantaggio. C’è ancora lo zampino di Tremolada (dodicesimo assist), questa volta da corner, nell’azione in cui la sfera viene certamente sfiorata da Diaw ma che prima di beffare Buffon (forse) carambola sulla gambe di Silvestri almeno secondo quanto trapela dalle poche immagini che i replay hanno proposto. Il difensore del Modena potrebbe, tuttavia, averla toccata quando già aveva varcata la linea, motivo per il quale assegnamo la rete all’attaccante. Ad ogni modo, canarini avanti al 14’, ma dura il tempo di un battito di ciglia. Si, perchè al Parma basta mettere il becco in area dall’altra parte esattamente due minuti più tardi, con la punizione calciata da Vazquez dalla trequarti. Una torre, poi il rimpallo che favorisce il bellissimo tiro di Benedyczak, sotto la traversa di Gagno. La partita è bella, aperta, è buon segnale che il Modena non abbia avuto alcun timore ad affrontare in maniera impavida le individualità dei ducali, anche concedendosi qualche rischio perchè Estevez, intorno alla mezz’ora, scheggia il palo dalla distanza.

La corsa di Diaw mette in difficoltà i due centrali del Parma, Ionita ci prova ma appare leggermente fuori posizione sulla trequarti, Gerli spicca per qualità. Nella ripresa, è Pecchia a cambiare subito le carte in tavola. Tre cambi in una decina di minuti, uno dei quali è il talentino Bernabé e il suo ingresso si fa sentire a centrocampo. Tesser risponde con Strizzolo, Duca e Ponsi, sinonimo del fatto che il tecnico è ben conscio che a lungo andare le energie sarebbero mancate dopo gli sforzi di Perugia.

Al 70’ i gialli rischiano sul lancio di Vazquez per l’inserimento di Zanimacchia (in dubbio fuorigioco) il quale scatta in velocità superando Silvestri, si presenta alla conclusione ma è centrale e Gagno ringrazia. Il Modena si rivede dalle parti di Buffon con un colpo di testa, proprio di Silvestri, palla a lato senza pericoli per il numero 1. Nel secondo tempo al Modena mancano, oltre alle forze, la spinta sugli esterni che invece ci mettono Del Prato e Man da una parta, Coulibaly dall’altra, ed è a centrocampo che la squadra di Tesser continua a giocarsela con grande spirito. Era inevitabile che le sostituzioni di Pecchia mettessero alle corde Pergreffi e compagni, l’ultima parte di gara è di totale sacrificio. Ma, come direbbe un celebre attore in un altrettanto celebre film, se a Tesser facessero la fatidica domanda: "’Attilio, ne è valsa la pena?", siamo certi risponderebbe: "Ne è valsa la pena, ne è valsa veramente la pena". Nonostante il brivido della punizione di Mihaila al novantesimo, prima del suo tiro a girò fuori di pochissimo al 93’.