Calcio, Sassuolo inesistente e il Lecce banchetta. I neroverdi precipitano verso la Serie B

La squadra di Ballardini regge solo un quarto d’ora nell’ennesima tappa cruciale di una stagione che può davvero finire malissimo. Rischio retrocessione concreto

Sassuolo inesistente e il Lecce banchetta. I neroverdi precipitano verso la Serie B

Sassuolo inesistente e il Lecce banchetta. I neroverdi precipitano verso la Serie B

 

Reggio Emilia, 22 aprile 2024 – Toglie le poche certezze rimaste ai teorici del ‘poteva andare peggio’ con una prestazione sconcertante, il Sassuolo. Peggio di così, in effetti, non poteva andare ai neroverdi, che in vista di quella che era l’ultima spiaggia naufragano in maniera mortificante. E anche inattesa, stanti i tre risultati utili consecutivi che li accompagnavano allo scontro diretto decisivo contro un Lecce tutt’altro che incontendibile, almeno sulla carta.

I giallorossi invece, grazie ad una prova quadrata e attenta, la pratica l’hanno chiusa con una facilità disarmante già in avvio di partita, giovandosi tanto delle difficoltà mentali di un Sassuolo in disarmo, sceso in campo schiacciato da una classifica che non gli lasciava margine d’errore, quanto di quelle carenze difensive che anche ieri i neroverdi hanno manifestato da subito. Giusto per dare l’idea dell’approccio ad un match che per il Sassuolo valeva mezza stagione e forse qualcosina di più basterà dire che nel corso dei primi 15’, quelli che serviranno al Lecce per ‘scappare’, gli uomini di Gotti mettono in area neroverde quattro palloni: su uno rimedia Henrique in corner, su un altro Blin sfiora il gol, sugli altri due festeggiano prima Gendrey, di testa al 11’, e poi Dorgu, di piede, 4’ dopo. E il Sassuolo? Non pervenuto, detta come va detta: al netto delle imperdonabili leggerezze difensive, è un pianto anche la fase offensiva dei padroni di casa: un tentativo di Defrel (murato da Baschirotto) e uno di Pinamonti (colpo di testa fuori) raccontano modestie di cui sono sintesi anche le amnesie di Bajrami, lo svolazzare senza costrutto di Laurientè e il pochissimo costruito da Henrique e Thorstvedt. Altra musica il Lecce, sempre più a suo agio dentro il nulla neroverde: i salentini sfiorano il tris sul finire del primo tempo ma Erlic rimedia su Piccoli, pronto tuttavia a rifarsi a strettissimo giro di posta. Corre infatti l’ora di gioco, la curva neroverde intona da un po’ cori di disappunto (diciamo così, via…) e Ballardini ha provato a cambiare pelle al Sassuolo – tre cambi nell’intervallo, senza effetto – che tuttavia rischia ancora su Dorgu (libera Ferrari a un amen dalla riga della porta sassolese) e si inabissa, invece, sul più elementare dei contropiedi.

Il Lecce corre, e fa correre il pallone, da un’area all’altra: Pongraric innesca Krstovic che lancia Piccoli verso lo 0-3. Gioco partita, incontro: tutto troppo facile per il Lecce, che con il Sassuolo in A non aveva mai vinto ed erano esattamente 20 anni e tre mesi che non segnava due gol nei primi 15’ di gara in trasferta. E tutto troppo difficile per il Sassuolo, a questo punto aggrappato a miracoli sui quali, dopo aver visto la prova offerta ieri dalla squadra, faticano a credere anche i più ottimisti. Non foss’altro perchè la stagione dei neroverdi prosegue domenica sera con la trasferta di Firenze (Laurientè non ci sarà per squalifica) e la gara casalinga contro l’Inter del 5 maggio. Una passeggiata di salute, insomma…

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