Sassuolo Ora il prezzo lo stabilisce chi compra

Con la retrocessione i neroverdi hanno armi spuntate per valorizzare i giocatori più appetibili. Quasi impossibile trattenere i big

di Stefano Fogliani

SASSUOLO

Il paracadute è una certezza, ma non ne è certa l’entità, perchè a seconda di chi retrocede tra Empoli, Udinese e Frosinone ai neroverdi spettano 20 o 25 milioni. L’altra certezza è che anche la prossima, per i neroverdi retrocessi in B, sarà un’estate di cessioni eccellenti, ma anche qui non è dato sapere quanto frutteranno, considerato che rispetto ai bei tempi in cui si monetizzavano, con cifre da urlo, i Frattesi e i Locatelli, i Sensi e gli Scamacca, il coltello dalla parte del manico non ce l’ha più il Sassuolo, ma i possibili acquirenti per non meno di una decina di giocatori che, 99%, in B non vedremo.

A partire da Berardi, incognita principale anche a causa dell’infortunio che lo deprezza, comportamenti – Imola fu galeotta – che lo allontanano dai neroverdi e stanti i dubbi che ne accompagnano il ritorno alla piena efficienza. Nel ‘caso’ del 10, tuttavia, in ballo ci sono troppe variabili mentre per altri i giochi, se non fatti nello sviluppo, sono già fatti nell’epilogo. Prendiamo Pinamonti (chi pensa possa restare in B?) o Thorstevedt e Laurientè, ma anche Boloca, Henrique, Erlic o Bajrami e Doig. Contratti lunghi, ingaggi insostenibili in B suggeriscono cessioni dietro l’angolo, con o senza plusvalenza perché il prezzo, per la prima volta da 15 anni a questa parte, non lo fa il Sassuolo ma la retrocessione che rende tutta la rosa ‘contendibile’. A partire proprio dall’arciere di Cles, su cui ci sono Torino, Fiorentina e pare anche il Milan, con il Napoli sullo sfondo, e a proposito del quale sarà tuttavia difficile recuperare i 20 milioni con cui lo si acquistò dall’Inter, per finire a Bajrami, fino ad un paio di mesi fa seguito dal Bologna ma (forse) appetibile per Monza o Cagliari, possibili approdi, oggi, per l’ex tecnico neroverde Alessio Dionisi, e Doig.

Il primo al Sassuolo costò 6 milioni, recuperarli non sarà semplice vista la stagione dell’albanese, mentre quanto speso per lo scozzese (6 milioni) dovrebbe comunque rientrare, visto il mercato che ha tra Italia ed estero. Gli altri? Thorstvedt, che piace al Bologna, sembra l’unico in grado di garantire plusvalenze rispetto ai 10 milioni spesi per acquistarlo, come Laurientè (12 milioni) che piace a Fiorentina, Napoli e Juve ma anche in Premier e in Spagna. Poi Boloca – costò 7 milioni – che ‘intriga’ Fiorentina e Torino, ed Erlic, i cui destini, e destinazioni, sono appesi all’Europeo. Gli altri? Per Tressoldi ed Henrique si busserà all’estero, come per Racic – piace in Grecia – mentre non saranno un problema altre ‘meteore’ come Pedersen, Kumbulla, Viti e Castillejo, che rientrano ai club di appartenenza. Senza troppi rimpianti, peraltro.

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