Un Sassuolo spento cala l’asso e ribalta l’Empoli

Sotto di un gol e di un uomo (espulso Pinamonti) i neroverdi si affidano al dieci: entra, pareggia, si guadagna un rigore e lo realizza

Un Sassuolo spento cala l’asso e ribalta l’Empoli

Un Sassuolo spento cala l’asso e ribalta l’Empoli

di Stefano Fogliani

Come sarebbe finita senza Domenico Berardi? Domanda facile facile, cui hanno dato risposta i tantissimi minuti nel corso dei quali il Sassuolo ha patito l’Empoli, rincorrendone infruttuosamente il vantaggio iniziale e trovandosi anche, con un uomo in meno, ad un passo dall’uscire del tutto da un match cui è riuscito a restare – non senza fortuna, per i toscani due pali – attaccato. Capovolgendone, nel finale, quegli esiti che sembravano già scritti proprio grazie a Berardinho, subentrato a ridosso dell’ora di gioco dopo due turni ai box.

Un sinistro al volo per il pari ai neroverdi, un altro gol su rigore – procurato da lui stesso – 15’ dopo a portare il Sassuolo di nuovo lontano. E all’Empoli, che gioca bene ma perde, cosa vuoi e puoi dire? Che il Sassuolo Berardi ce l’ha, i toscani no: se la gara non è tutta qui, l’esito della stessa sì, anche perché il Sassuolo di fatto la vince con i cambi, che fanno giustizia di una prova a lungo opaca. La contemporanea rinuncia, oltre che a Berardi, a Pinamonti ed Henrique infatti non paga e, dopo aver regalato la rete del vantaggio all’Empoli (bravo Cambiaghi, meno Laurientè ed Erlic) il Sassuolo ha faticato parecchio sia ad attaccare che a difendere. Basso il ritmo, poca la qualità garantita alla manovra dall’assetto scelto di Dionisi, che trova varchi solo quando la palla viaggia sugli out. Dove però Bajrami non va oltre qualche cross che nessuno raccoglie e Laurientè si impantana in una di quelle gare che vedono il coniglio restare nel cilindro. L’Empoli, già in vantaggio, gioca meglio: applicazione difensiva e trame non banali, con pressing a togliere il fiato a Lopex e Frattesi. ‘Asciuga’, l’Empoli, sia l’uno che l’altro con Grassi, Marin e Bandinelli, e passa all’incasso.

Se del Sassuolo si ricorda un’unica palla gol (che Defrel non sfrutta al 27’) l’Empoli mette a nudo a più riprese le difficoltà di un Sassuolo lento e tratti poco presente. Con Parisi, che obbliga Ruan ad un salvataggio avventuroso in area neroverde, con Marin che da corner mette i brividi a Consigli e soprattutto al 41’ quando è il palo (lo centra Caputo) che tiene in gara la squadra di casa. Cui Dionisi prova a cambiare marcia nell’intervallo: dentro Ferrari, Pinamonti ed Henrique prima, e a strettissimo giro di posta anche il rientrante Berardi. Ottenendone a lungo assai poco e perdendo pure, oltre che qualche distanza (l’Empoli resta più pericoloso, con un gol di Caputo ‘cancellato’ da un fuorigioco), pezzi importanti in vista della trasferta di mercoledi contro la Lazio.

Lopez, ammonito, non ci sarà, e non ci sarà nemmeno Pinamonti, espulso al minuto 75. L’inferiorità numerica sembra condannare i neroverdi, ma Berardi sceglie di caricarseli sulle spalle per portarli ‘in salvo’. Prima serve Frattesi che ‘cicca’ a due metri da Vicario, poi si mette in proprio. Fa uno a uno quando la gara va spegnendosi e il Sassuolo scopre di dover ringraziare un altro palo (lo centra, con un tiro cross deviato da Henrique, Satriano al 92’), eccolo poi scappare in area a Cacace che lo abbatte e lo manda sul dischetto a scrivere il 2-1.