"A Metaurilia salviamo le ’Casette del duce’"

L’impegno del circolo locale Albatros 87 e dell’Ecomuseo è quello di preservarne almeno una dal processo di ristrutturazione e ampliamento.

"A Metaurilia salviamo le ’Casette del duce’"

"A Metaurilia salviamo le ’Casette del duce’"

Vengono chiamate comunemente "Casette del Duce" quelle abitazioni in fila lungo la statale Adriatica costruite in epoca fascista, durante la bonifica a sud della foce del fiume Metauro, che hanno dato origine al centro abitato di Metaurilia. Oggi l’impegno del locale Circolo Albatros 87 e dell’Ecomuseo "Metaurilia Orto di Mare" è quello di salvarne almeno una dal processo di ristrutturazione e ampliamento edilizio che nei decenni ha interessato le 115 casette e per questo è stato interessato il Comune di Fano.

Nell’ottobre scorso il presidente del circolo di Metaurilia Sauro Biagioni aveva ricevuto assicurazioni in tal senso, ma poi non si è saputo più nulla. "In effetti – conferma la vicepresidente del Circolo Albatros 87 Sonia Campanelli – il proprietario della casetta che abbiamo individuato non è stato ancora contattato dall’Amministrazione comunale. Siamo un po’ in ansia perché non sappiamo se questa operazione di acquisto possa essere fatta entro il termine dell’attuale legislatura, visto che a giugno ci saranno le elezioni. Ma la preoccupazione più grossa è che il proprietario, che ha messo in vendita la casetta, possa nel frattempo venderla ad un privato, facendo così sfumare tutta l’operazione. Si tratta di fare – conclude Sonia Campanelli – una corsa contro il tempo per riuscire ad assicurarsi una delle poche casette rimaste quasi intatte come all’epoca del Ventennio". Infatti, a parte una piccola "aggiunta" sul retro, che può essere benissimo eliminata, la "casetta del Duce" del 1936 individuata è originale nei pavimenti, nei soffitti, nelle porte, perfino nel pozzo e nell’orto, per cui rappresenta un valore storico e identitario di un’epoca e di una borgata da salvaguardare. Il circolo Albatros ha già redatto un progetto di rigenerazione a cura dell’architetto Roberto Bua dello studio Mjras di Urbino, che è stato donato al Comune di Fano. L’obiettivo finale è quello di ospitarvi una casa-museo, viva e narrante, arredata con oggetti d’epoca, ed organizzata come un laboratorio in cui insegnare a fare il pane, la pasta fresca, a cucire e ricamare, a fare oggetti in legno, a coltivare un orto, al fine di trasmettere alle giovani generazioni la manualità di una volta. Sarà uno spazio di dialogo tra le generazioni, pensato per il territorio, per i turisti, per le scuole. Collegato anche a progetti di mobilità sostenibile, visto che la casetta individuata si trova a due chilometri e mezzo da Fano. Solo diventando proprietà pubblica la casetta, una volta ristrutturata, potrà quindi essere affidata all’Eco-museo per offrire attività e laboratori in armonia con gli obiettivi di rigenerazione sociale ed urbana del progetto Metaurilia Orto di Mare (https://www.ecomuseometaurilia.it) anche attraverso contributi regionali messi in campo tramite la legge regionale 27/2022 dedicata alla promozione degli Eco-musei.

Silvano Clappis