Addio a Cirocco, uomo di Stato

Il dottor Roberto Cirocco, figura di spicco nella cooperazione internazionale e nella politica italiana, è scomparso a 97 anni a Fano. La sua carriera pubblica e le numerose onorificenze ricevute lo hanno reso un punto di riferimento nel settore.

Addio a Cirocco, uomo di Stato

Addio a Cirocco, uomo di Stato

Si è spento ieri all’età di 97 anni il dottor Roberto Cirocco (foto), fanese d’adozione a lungo peregrino nel mondo per ricoprire i suoi incarichi pubblici. Ma una volta raggiunto il traguardo della pensione, era tornato nella sua Fano, ad abitare all’ombra del campanile del Duomo dove questo pomeriggio alle 15.30 si svolgeranno i suoi funerali. Nato il 6 settembre del 1927 a Sulmona, si trasferisce sulle montagne nelle zone di Cagli (essendo figlio di un militare appartenente alla guardia forestale) trascorrendo tra Pesaro e Fano il terribile periodo della Seconda Guerra Mondiale. Laureato in Scienze Economiche e Commerciali ha percorso la sua carriera pubblica quale funzionario dell’allora Ministero del Tesoro, sino al grado di Dirigente Generale. Ha altresì ricoperto diversi incarichi istituzionali, tra i quali il Vice Capo di Gabinetto dei Ministri Gaetano Stammati e Filippo Maria Pandolfi e il Capo di coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio con il Governo Forlani. Ha preso parte alle importanti trattive internazionali della CEE, vertici Economici di Tokio e Venezia, e il Trattato di Maastricht ed al varo dell’euro. Il presidente della Repubblica gli ha conferito tre prestigiose onorificenze Ordine al Merito della Repubblica Italiana: negli anni ‘70 il titolo di "Cavaliere" e "Commendatore" negli anni ’90 il titolo di "Grande Ufficiale della Repubblica Italiana".

Un’innumerevole lista di incarichi riguardanti la cooperazione internazionale dei paesi in via di sviluppo lo hanno portato a viaggiare, anche con la sua famiglia, per tutto il mondo soprattutto in Sud America e nella sua amata Africa. Pur non possedendo mai una tessera di partito, Cirocco ha vissuto la politica italiana dal dopo guerra ad oggi, conoscendo personalmente molti esponenti politici come Forlani, Stammati, Colombo, Andreotti, Moro… ma anche il dittatore libico Gheddafi. Dimessosi dall’amministrazione pubblica dopo 39 anni di servizio si è dedicato a progetti di cooperazione con i paesi del terzo Mondo ed è ritenuto uno dei massimi esperti delle problematiche concernenti la "cooperazione allo sviluppo".