
Pochi giorni fa sono cominciati i lavori di restauro e recupero della fontana di piazza Mazzini, nonché dell’esedra e degli elementi di arredo urbano che la circondano, compresi la balaustra in ferro e gli elementi in pietra.
I lavori prevedono anche l’installazione di lampioni e relativi supporti, così da valorizzare sia la fontana che l’intera area circostante. L’intervento totale prevede un investimento da parte dell’amministrazione comunale pari a 50 mila euro.
La fontana in pietra corniola fu terminata nel 1753, come indica la data scolpita su entrambe le facciate, e si trova di fronte al duomo. Sulla sommità era collocata la copia di una statuina in bronzo, cosiddetta “Venere del Metauro“, opera dell’artista forsempronese Anselmo Bucci (1887-1955). L’intervento cominciato pochi giorni fa si è reso necessario per via di un degrado che data ormai da anni. Segni di questo degrado, come ha ricordato a più riprese Renzo Savelli, si ebbero col clamoroso furto della copia della statuina di Bucci, che era collocata sopra il catino superiore, con l’asportazione di uno sgocciolatoio in piombo a forma di pesce e con la rottura di due dei cinque petali in pietra. La fontana non è più funzionante da circa 10 anni.
Così si è espresso il restauratore Michele Papi all’atto di assumere l’incarico: "Il restauro della Fontana a Fossombrone significherà il recupero di un pezzo importante di storia della città. Ci riapproprieremo di un luogo che potrà tornare alla fruizione dei cittadini e dei turisti. Il mio atelier di restauro impegnerà tutte le sue forze nel riportare al suo originale splendore la fontana, coinvolgendo anche maestranze locali come scalpellini e tecnici idraulici". I lavori dovrebbero concludersi a fine aprile.
a. bia.