Anche gli agricoltori della vallata sul piede di guerra

Confagricoltura ha annunciato che parteciperà all’assemblea straordinaria convocata a Bruxelles .

Anche gli agricoltori della vallata sul piede di guerra

Anche gli agricoltori della vallata sul piede di guerra

Anche gli agricoltori della nostra provincia sono sul piede di guerra. La Confagricoltura di Pesaro e Urbino, che ha sede a Fano, ha annunciato che parteciperà con una sua delegazione all’assemblea straordinaria che l’associazione ha convocato per il 26 febbraio prossimo a Bruxelles nel corso della quale verrà illustrata la visione di Confagricoltura sul futuro dell’agricoltura europea e italiana in particolare. "Sono tante le motivazioni alla base delle manifestazioni cui stiamo assistendo in questi giorni e che vengono riportate da tv e giornali con grande risalto, - dice Denis Bernabucci direttore di Confagricoltura di Pesaro e Urbino - divergono da Paese a Paese, ma c’è un comune denominatore: il disagio delle imprese agricole, legato ad anni di difficoltà, caratterizzati dalla pandemia prima, e dai conflitti in Europa dopo. Tali circostanze hanno fatto emergere la necessità di rivedere la politiche agricole europee. La Pac (Politica agricola comune) è nata per sostenere i livelli qualitativi e quantitativi della produzione agricola, ma con il tempo si è allontanata dalla sua missione originaria". Da qui è scattata la protesta degli agricoltori. "Le nostre aziende – continua Bernabucci – e parlo adesso di quelle del fanese e della vallata del Metauro e Cesano, non reggono i costi di produzione. Tutte le coltivazioni, dalla vite al grano, al mais non sono più remunerative per gli alti costi che lievitano in continuazione. Un concime, tanto per fare un esempio, è passato da 30 a 120 euro nel giro di poco tempo. Le aziende agricole sono veramente in grande difficoltà, è molto difficile fare l’imprenditore quando i costi di produzione e il valore della produzione, sono dettati solamente da altri".

s.c.