Arriva Mariangela Gualtieri con il suo “Sermone al mio celeste pollaio“

Spettacolo venerdì al Rossini. "Sono i miei versi più difficili da scrivere". I biglietti sono già in prevendita

Arriva Mariangela Gualtieri con il suo “Sermone al mio celeste pollaio“

Arriva Mariangela Gualtieri con il suo “Sermone al mio celeste pollaio“

PESARO

A pochi giorni dal toccante intervento alla cerimonia di inaugurazione di Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024, la poetessa Mariangela Gualtieri approda al Teatro Rossini con un rito sonoro che celebra l’umana specie in tutta la sua splendida imperfezione. Il titolo è “Sermone al mio celeste pollaio“, con la guida di Cesare Ronconi, con il quale la Gualtieri nel 1983 ha fondato il Teatro Valdoca a cui si deve la produzione dello spettacolo (Teatro Rossini, 26 gennaio, ore 21). Si tratta della performance che apre la 20ª edizione della rassegna TeatrOltre, un lungo viaggio nel teatro, danza e musica “al presente“, un ricco percorso segnato dalla multidisciplinarietà dei linguaggi contemporanei, organizzato da Amat in collaborazione con vari Comuni del territorio.

Ma che cos’è secondo la Gualtieri un rito sonoro?

"Non è un reading – afferma l’artista – non è uno spettacolo, non è una lettura, è qualcosa che tenta di riproporre l’ispirazione della scrittura nel dire, un tentativo di riscrivere quei versi al presente, chiedendo al pubblico di cadere anch’esso in un ascolto plenario. Scrittura ispirata, un dire ispirato, un ascolto ispirato: quando tutte queste cose formano una geometria accurata, il più possibile perfetta, allora accade quello che io chiamo incanto fonico".

Di cosa si tratta?

"Ho qui composto, nella forma di brevi sermoni – racconta Gualtieri – miei versi editi e inediti nei quali meglio riconosco lo sconvolgimento attuale: innamoramento ira vergogna pietà, caduta della speranza bagliori di speranza esortazioni tristezze, tutto insieme senza virgole perché così lo stiamo vivendo. Amore per la specie. Odio per la specie. Benedizione e maledizione. Sono i miei versi più predicatori, i più difficili da scrivere senza presunzione. È a me stessa per prima che sono rivolti".

Info e biglietti al Teatro Rossini 0721 387621, circuito Amat/Vivaticket anche online.

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