"Astensionismo?. Fate come la mia mamma"

Maurizio Ansaldo critica l'astensionismo e la distanza tra politica e cittadini. Preferisce valutare i candidati alle proposte dei partiti, sottolineando l'importanza di una visione generale rispetto a richieste particolari dei cittadini.

"Astensionismo?. Fate come la mia mamma"

"Astensionismo?. Fate come la mia mamma"

"Votare è importante se poi la politica concretizza rispetto a quanto promette". Maurizio Ansaldo esce dall’ufficio elettorale, mano nella mano con la mamma, la signora Giovanna Cassarino di 80 anni. Il passo di lei è incerto, mentre il sorriso è dolce. "Siamo venuti a ritirare la tessera di mia madre – dice Ansaldo –. L’astensionismo è un segnale di delusione dei cittadini come naturale conseguenza del comportamento dei politici: c’è troppa distanza tra le aspettative del cittadino e i fatti che la politica concretizza, sia a livello di amministrative che di Europee. La campagna elettorale non mi ha fatto una grande impressione. Piuttosto che ai partiti, guarderò alle proposte di un candidato. Non sono nemmeno tanto d’accordo quando la politica dà troppo ascolto ai cittadini: guardiamo cosa è successo con l’Interquartieri dove i residenti hanno raccolto le firme per fare una corsia per ogni senso di marcia, invece di due come prevedeva il progetto. E’ stato un errore testimoniato oggi dalle file quotidiane di automobilisti incolonnati per andare a lavoro negli orari di punta. A volte i cittadini hanno una visione particolare e non vedono il generale".

s.v.r.