Auguri Medievalia, trecento uscite e ancora così attuale

La rubrica Medievalia festeggia 300 uscite e 7 anni di attività, esplorando il Medioevo e la sua influenza duratura sulla società moderna. Un viaggio attraverso dieci secoli che hanno plasmato la nostra cultura e identità.

di Daniele Sacco

Buon compleanno Medievalia! La rubrica compie trecento uscite e circa sette anni di attività. L’esordio è databile, se non sbaglio, al 31 maggio dell’anno 2017. Di Medioevo ne è corso sotto i ponti. Piuttosto, esistevano i ponti nell’Età di Mezzo? Sicuramente sì, non erano "prestanti" come quelli edificati al tempo dei romani, ma se la cavavano. Talvolta erano utilizzati ponti di barche, soprattutto quando si trattava di oltrepassare corsi d’acqua particolarmente ampi (ne progettò anche Leonardo da Vinci). Trecento puntate "e non sentirle", il segreto non sta nello scrittore, ma nel contenuto. Occorre ringraziare i mille lunghissimi anni di Medioevo se la rubrica riesce ancora a reperire argomentazioni. In effetti i temi da approcciare potrebbero essere infiniti.

Si è parlato di tutto, in queste trecento "puntate", puntate che hanno la configurazione del "luogo ameno", una finestra aperta sul tempo, che lascia comprendere un periodo negletto. L’obiettivo di questa colonnina (portante) di storia è lasciare avvicinare l’interesse verso un’epoca definita oscura. Il fine è accendere la luce su dieci secoli che hanno modellato la nostra società così come è. Non siamo figli del Rinascimento o dell’Illuminismo. Continuiamo a essere figli del Medioevo. Gli anni si contano dalla nascita di Cristo. Le nostre sacre festività sono state introdotte tra Tardoantico e Medioevo. La nostra lingua è figlia del "volgare" sviluppatosi nei dieci secoli di Mezzo e così ben rappresentata da prosa e poesia di Dante Alighieri e Francesco Petrarca. Camminando per le città svettano i campanili delle chiese romaniche o gotiche. Le abitazioni che ci circondano possono avere 800 anni. Uscendo dalle città si scorgono castelli, sui colli. È il Medioevo tra noi, viva il Medioevo!