Autovelox, stretta sull’utilizzo. Ma intanto alcuni sono spenti

Il motivo è semplice: gli apparecchi non sono omologati. La nuova normativa delega al prefetto l’individuazione delle strade da controllare. In parte lo faceva già. Non si potranno sanzionare auto sotto i 50 km/h.

Autovelox, stretta sull’utilizzo. Ma intanto alcuni sono  spenti

Autovelox, stretta sull’utilizzo. Ma intanto alcuni sono spenti

Autovelox, arriva la stretta. Non più installati a scelta da ogni Comune ma solo con l’avallo del prefetto che dovrà indicare il punto dove azionarli. La distanza del cartello dall’apparecchiatura dovrà essere di almeno un chilometro. "L’obiettivo - dice una nota del Ministero - è garantirne un utilizzo conforme ad esigenze di sicurezza della circolazione, prevenzione degli incidenti e tutela degli utenti della strada".

Quindi anche il posizionamento deve essere giustificabile da un alto livello di incidentalità e va documentato il fatto che non sia possibile procedere alla conestazione immediata della multa. E ancora: "Sulle strade extraurbane principali, dove è previsto un limite di 110 km/h, il dispositivo può essere utilizzato solo se il limite di velocità è fissato ad almeno 90 km/h, ma non per limiti inferiori". E non si potrà mai sanzionare l’automobilista sotto i 50 chilometri orari.

Il nuovo provvedimento verrà pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore la prossima settimana. Per quello che riguarda la nostra provincia, gli autovelox hanno subìto uno strano destino. Un mese fa circa sono stati disattivati. Questo perché nessun apparecchio risulta omologato. Sono tutti autorizzati dal ministero ma senza il timbro dell’omologazione. Che è una condizione determinante per la Cassazione in quanto certifica la correttezza di funzionamento dell’autovelox. La semplice autorizzazione ad usarlo non significa che sia anche perfettamente tarato e funzionante. Da qui l’annullamento di una multa che ha fatto paralizzare nella nostra provincia tutti gli autovelox in attività. Ma a Pesaro, malgrado la mancata omologazione, si è ripreso a sanzionare. Caso a parte è Cagli che in meno di due anni ha prodotto circa 7 milioni di euro di multe per il superamento dei 70 km/h sulla Flaminia. Erano stati bloccati anche i due in funzione a Fano, a Carrara e Metaurilia, ed era stato bloccato il tutor lungo la statale adriatica e quello sulla Montelabbatese oltre che i due esistenti sulle Siligate. La comandante Muzzini ha specificato che gli apparecchi hanno sempre continuano a fotografare i trasgressori ma i verbali delle multe non erano stati inviati per un po’: "Ora però abbiamo iniziato ad inviare di nuovo le sanzioni ai trasgressori".