ANNA MARCHETTI
Cronaca

’Azione’ fa un blitz ed entra nei Progressisti. Marchegiani probabile candidato sindaco

Della scelta tenuti all’oscuro sia il sindaco Seri ("no comment") che gli altri consiglieri. Ora la squadra conta un totale di 7 gruppi

’Azione’ fa un blitz ed entra nei Progressisti. Marchegiani probabile candidato sindaco

’Azione’ fa un blitz ed entra nei Progressisti. Marchegiani probabile candidato sindaco

Il tavolo dei "Progressisti per Fano 2050" si amplia: entra Azione, il partito coordinato da Stefano Marchegiani e di cui fa parte il sindaco Massimo Seri che, però, era all’oscuro della decisione presa. "Una scelta individuale – commenta il primo cittadino – di cui non sono stati informati gli organismi di partito, nemmeno a livello provinciale. Non faccio commenti, se non per dire che io vengo da una storia democratica".

Non sapevano nulla neppure i tre consiglieri comunali di Azione (Giampiero Pedini, Edoardo Carboni e Enrico Cipriani) informati telefonicamente quando il comunicato stampa sull’accordo raggiunto era stato già inviato agli organi d’informazione. "Siamo stati tenuti all’oscuro", conferma il consigliere Carboni.

"I quadri dirigenti – taglia corto il coordinatore Marchegiani – hanno il compito di dirigere, per prendere certe decisioni non servono referendum, basta che siano informate le segreterie". Ieri sera è stato convocato un incontro chiarificatore.

Proprio l’ex assessore al Turismo e alla Cultura nella prima giunta Seri, oggi capogruppo consiliare di Azione in consiglio comunale, Marchegiani appunto, potrebbe essere il candidato sindaco che I Progressisti intendono portare al tavolo della trattativa per il cosiddetto campo largo, cioè l’alleanza con il centrosinistra che ha governato la città per dieci anni.

"Evitiamo – commenta il diretto interessato – di alimentare il falò dei nomi. In questo momento è interessante che ci siano una serie di forze politiche che puntano su un progetto innovativo e, altrettanto interessante, sarà capire se il fronte di governo della città ha intenzione di aderire a tale progetto. Il nostro è un contributo per smuovere il centrosinistra e dare un segnale di discontinuità, non ‘decapitiamo’ gli assessori uscenti ma pensiamo che siano necessari elementi di novità per affrontare le grandi sfide".

Con l’adesione del partito fanese di Calenda, siglata giovedì sera, le forze politiche de I Progressisti per Fano diventano a questo punto sette (Azione, Bene Comune, La Fano dei Quartieri, Movimento 5 Stelle, Partito Socialista, Ribella, Verdi). "Sette forze politiche – fanno sapere – unite dalla volontà di allargare ancora di più la coalizione e renderla competitiva e vincente".

Poi l’appello al dialogo rivolto al centrosinistra: "Non saremo noi a chiudere la porta al dialogo e all’inclusione, consapevoli che grazie al confronto più ampio possibile saremo credibili, per un progetto progressista, ambientalista, riformista e di inclusione sociale. Si è ribadito che le scelte programmatiche, il cosa fare e come agire per la città, sono il nostro primo obiettivo. Partendo da questi presupposti, la scelta di chi dovrà rappresentare la squadra potrebbe essere più facile di quanto immaginato. La nostra proposta dovrà avere al centro la città e non le ambizioni personali". "Con l’adesione di Azione al tavolo dei progressisti – aggiunge Tiziano Busca (Psi) – si apre un dialogo nuovo che è rivolto a tutti quanti vogliano dare senso e credibilità ad una politica per l’ambiente, per la protezione e la tutela dei più deboli, per difendere il lavoro e la cultura per la crescita economica. Si apre anche un dialogo nuovo tra le forze politiche che responsabilmente sono chiamate a dimostrare che la ricerca della unità si costruisce sui valori e sui programmi e non sulle individualità".