Bettini entusiasta di Ricci: "Un dirigente popolare"

Il veterano del Partito Democratico Goffredo Bettini elogia Matteo Ricci come candidato alle elezioni europee per la sua provenienza popolare e preparazione politica durante la presentazione del libro di Ricci a Palazzo Gradari. Ricci ringrazia Bettini e decide di regalare copie del libro ai nuovi consiglieri comunali.

Bettini entusiasta di Ricci: "Un dirigente popolare"

Bettini entusiasta di Ricci: "Un dirigente popolare"

"Qui c’è un candidato, Matteo Ricci, che pubblicamente ho indicato come mia primissima preferenza alle prossime elezioni europee". Goffredo Bettini, veterano, tra i potenti del Partito democratico non ha perso un minuto per riconoscere a Ricci, l’onore della militanza politica. L’occasione è stata la presentazione del suo libro "Attraversamenti. Storie di incontri di un comunista e democratico italiano" che Bettini ha raccontato a Palazzo Gradari, lunedì. "Matteo è un dirigente popolare: si sentono la sua provenienza e le sue origini. Gerardo Chiaromonte mi diceva sempre di privilegiare nei rapporti gli amici del popolo, per capire del popolo le ragioni e le sofferenze. E così ho fatto: i miei più cari amici vengono dalle borgate di Roma. Matteo è popolare e, nello stesso tempo, è preparato. E non c’è niente di più nobile di una classe operaia cosciente, con consapevolezza di sé e del possibile riscatto. Ogni altra classe ha le sue caratteristiche, ma quando il popolo si fa corteo cosciente, diviene forza evocativa di una massa di persone, che si muove nella direzione giusta". Matteo Ricci, candidato nella Circoscrizione Centro, ha ringraziato Bettini e trovando interessanti le storia di amicizia e politica riportate nel libro ha deciso di comprarne diverse copie (foto). "Le regalerò ai nuovi consiglieri comunali". La presentazione del saggio, a cui ha partecipato una cinquantina di persone, è avvenuta a Palazzo Gradari e non dentro l’Alusfera, poiché il grande palco in Piazza del Popolo è tornato in versione estiva: non c’è il sipario che da palcoscenico aperto l’aveva trasformato in una saletta per conferenze.

s.v.r.