Brambilla racconta la provincia: "Luogo dell’anima dove si ama vivere"

L’ex direttore di Qn il Resto del Carlino oggi alle 18 presenta il suo libro dedicato ai luoghi che conservano una identità

Brambilla racconta la provincia: "Luogo dell’anima dove si ama vivere"

Brambilla racconta la provincia: "Luogo dell’anima dove si ama vivere"

Viene presentato oggi alle 18, nella sala Rossa del Comune, "In provincia" (Aragno editore) di Michele Brambilla, ex direttore di Qn-il Resto del Carlino e Gazzetta di Parma e già vice direttore de La Stampa, attualmente collaboratore de Il Giornale e del settimanale Oggi.

Direttore Brambilla, perché un libro sulla provincia?

"Perché in provincia si è svolta la mia vicenda professionale e perché in provincia ho scelto di vivere: a Luino".

Cosa distingue la provincia dalla metropoli?

"In provincia si conoscono tutti, al contrario della metropoli dove l’identità della persona si perde nella moltitudine. Certo, c’è anche il rovescio della medaglia. In provincia ognuno sa tutto di tutti. La provincia è identitaria".

C’è una grande città con anima provinciale?

"Bologna, dove c’è voglia di stare insieme e c’è il gusto di vivere".

Insomma la provincia come un telegrafo, attraversato da storie da raccontare. Ce n’è una emblematica?

"Sono molto affezionato a Luino perché ci abito e perché il mio maestro è Piero Chiara, grande scrittore che ha raccontato, a partire dall’inizio degli anni ’60, la vita di Luino facendola diventare universale, ovvero un microcosmo che contiene tutti i pregi e i difetti del mondo intero. Gli scrittori che hanno una terra da cui partire possono arrivare lontano nei loro racconti".

Perfino la dimensione sessuale ha un fascino particolare in provincia...

"In provincia ci si annoia e il sesso è uno degli antidoti più naturali e immediati alla noia. Ma è anche molto facile farsi beccare perché lì il mondo è piccolo, si mormora, ci sono pettegolezzi. Il film “Signore e Signori“, di Pietro Germi, ambientato a Treviso, vinse la Palma d’oro a Cannes nel 1966".

Che provincia è quella di Pesaro-Urbino?

"Il mio ricordo è molto bello, a Pesaro ho trovato sempre una grande accoglienza. E’ una città vivace, se l’hanno fatta capitale della cultura non è un caso, E’ una provincia nel senso pieno e vero. Pur essendo nelle Marche è molto diversa da Ancona, Ascoli, Macerata. Ha una identità forte, un linguaggio simile al romagnolo ma non è Romagna, una sua cucina e una sua storia".

In sintesi come definirebbe la provincia?

"Un luogo dove si tende a vivere bene e dove ci si vuole godere la vita".

Il suo luogo dell’anima?

"Sto bene Luino, apro la finestra e vedo il lago che è una entità che guarisce, che fa bene".

Davide Eusebi