Candidati, i tormenti Pd. Biancani nelle mani del Comitato dei saggi. Ma Ricci punta su Vimini

Il consigliere regionale primo nelle consultazioni, ancora però non ’capitalizza’

Candidati, i tormenti Pd. Biancani nelle mani del Comitato dei saggi. Ma Ricci punta su Vimini

Candidati, i tormenti Pd. Biancani nelle mani del Comitato dei saggi. Ma Ricci punta su Vimini

"Le prime due settimane di marzo diventano ora decisive per la scelta del candidato sindaco. Chiusa definitivamente la possibilità di un terzo mandato, ora il partito deve decidere". Giampiero Bellucci spiega cosa lo attende. Il segretario cittadino Dem è persona moderata e attenta ad ogni equilibrio. Sa bene che per uscire fuori dal cul de sac del dualismo senza dover ricorrere alle primarie non è un’impresa facile. Ripartiamo dal comitato dei saggi? "Non so se quello sia il termine giusto, ma è evidente che se vogliamo uscire con una candidatura unitaria non si può prescindere dalla presenza del sindaco Matteo Ricci e dell’ex presidente della Regione Luca Ceriscioli. Loro ci saranno sicuramente. Lo definiremo poi come comitato dei saggi".

Il segretario Giampiero Bellucci vuole partire da dati di fatto: "Le consultazione effettuate nell’ambito del comitato comunale sono un patrimonio del Partito Democratico. Quel lavoro va tenuto in seria considerazione. E’ sicuramente corretto partire da quel risultato. Anche per evitare che le cose si complichino". Giampiero Bellucci non vuole buttare a mare un lavoro durato quattro mesi e 50 consultazioni nel comitato comunale (82 membri) con un risultato di partenza ben deciso. Ovvero il 50% di indicazione per Andrea Biancani sui una cinquantina di componenti ascoltati.

Può bastare come dato di partenza ma per ora non si è trasformato in una vera designazione per Biancani che dopo qualche settimana di iper attività ha ormai accettato che saranno i saggi per trovare una soluzione: "Io sono qui e continuo a fare il mio lavoro. Aspetto che mi dicano cosa hanno deciso e perché".

Biancani sa di essere in vantaggio ma sa anche che Daniele Vimini è il candidato naturale di Matteo Ricci, soprattutto dopo dieci anni di segretario cittadino Pd e dieci anni di vice sindaco. Anche nella kermesse per l’auditorium Scavolini ha avuto spazi ampi. Ma è vero che i suo viaggiare nel mondo lo ha trasformato in un globetrotters della politica, tenendolo lontano dagli ambienti che decidono il sindaco. E se Biancani ha dalla sua la convinzione di poter prevalere nelle eventuali primarie... Vimini sa bene che Ricci ha detto chiaramente che non le vuole e gode su questo anche l’appoggio indiretto dei 5 Stelle. Non sappiamo come andrà a finire. Ma se il comitato dei saggi pensa che Daniele Vimini è il candidato più adatto e preparato per il Pd, dovrà spiegarlo bene per convincere tutti nel Pd e anche con gli alleati.