Candidato consigliere posta il voto. Bufera su Santini. Partono denunce

Perricci e Lanzi: "Violate due normative: sulla segretezza e sul silenzio elettorale". Belloni: "Goliardata"

Candidato consigliere posta il voto. Bufera su Santini. Partono denunce

Candidato consigliere posta il voto. Bufera su Santini. Partono denunce

di Antonella Marchionni

Spunta una mano votante sui social con una scheda elettorale che tutto sembra tranne un fac-simile. Al centro della bufera che ha scatenato una denuncia già depositata in Procura e un’altra in arrivo da parte delle coalizioni avversarie, è Massimiliano Santini, candidato con la lista Una città in Comune di Enzo Belloni che sostiene la candidatura a sindaco di Andrea Biancani. Santini, ieri mattina intorno alle 11, ha pubblicato sui social la foto di una scheda elettorale con la X sul simbolo e l’indicazione di due preferenze: "Santini" e "Sema". Post successivamente rimosso. A promettere battaglia giudiziaria sono Marco Lanzi, candidato sindaco del centro destra che depositerà la denuncia nelle prossime ore e Pia Perricci, candidata per la lista "Vieni Oltre" e avvocatessa che, tramite portale telematico ha già depositato la denuncia.

"I casi sono due – commenta Perricci -. Se la scheda che Santini ha postato è la sua e ha fotografato il proprio voto ha commesso un illecito. Se la foto raffigura il voto di qualcun altro che gli è stata recapitata si profilerebbe anche l’ombra di un voto di scambio. Chiederemo che la questione venga accertata anche analizzando il telefono di Santini". E Perricci non ha perso tempo compilando seduta stante, già in serata, la denuncia. "Sono state violate ben 2 normative: quella sul silenzio elettorale e sul segreto del voto". La candidata ha chiesto all’autorità giudiziaria di verificare se la scheda in questione sia stata fotografata da una terza persona e inoltrata a Santini "al fine di rassicurarlo sul voto dato". "Ovviamente, nel caso in cui la scheda sia stata fotografata da una terza persona e inoltrata al Santini per rassicurarlo sul voto, si chiede di identificare l’elettore in questione, anche attraverso l’analisi del telefono di Santini".

Denuncia in arrivo anche da parte del candidato sindaco di centro destra Marco Lanzi. "Il voto è segreto – avverte -. Lo prevede anche la Costituzione. Santini ha commesso un illecito sia che il voto fotografato sia il suo sia che raffiguri il voto di qualcun altro. In questo caso è pure peggio". Santini ieri si è reso irreperibile, mentre Enzo Belloni ha dichiarato: "Ho visto anch’io il post e ho pensato che fosse un fac simile. Ma con lui non ho parlato quindi non ne ho certezza. Se si tratta di una scheda vera, è una leggerezza, una goliardata che oltretutto non porta consensi ma ti penalizza".

E questo episodio, nella lunga giornata elettorale, è stato di certo quello più spinoso. Non sono mancate tuttavia anche schermaglie di altro tipo. A Villa Fastiggi, ad esempio, una rappresentante di lista ha obiettato il fatto che gli scrutatori indossasssero braccialetti o anelli nel timore che questi potessero, in qualche modo, contrassegnare o "sporcare" le schede. Sarebbe stata informata anche la questura. Sempre a Villa Fastiggi, un’incomprensione tra un presidente di seggio e un disabile ha scatenato una lite che ha coinvolto anche l’accompagnatore. Intanto ieri i primi a tagliare il traguardo sono stati due anziani che si sono presentati alle urne alle 6,50 alla scuola Carducci. "Mancano 10 minuti" gli ha risposto l’agente. "Allora ripassiamo dopo il caffè". E dieci minuti dopo erano puntuali all’appuntamento con la democrazia.