ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Capo ultras, operaio, 32 anni. Ha guidato lui la sassaiola

E’ il tifoso denunciato dalla Digos: già colpito da Daspo, che ha violato. Risponde anche di danneggiamento e violenza privata. Convalidato l’altro arresto.

Capo ultras, operaio, 32 anni. Ha guidato lui la sassaiola

Capo ultras, operaio, 32 anni. Ha guidato lui la sassaiola

Capo ultras di una delle due tifoserie Vis, 32enne, operaio pesarese e per niente collaborativo con le forze dell’ordine. Questo il profilo del tifoso che è stato denunciato per danneggiamento aggravato, violazione del Daspo e violenza privata. Gli inquirenti gli hanno sequestrato il cellulare per esaminare il contenuto delle chat e risalire agli altri responsabili.

Il capo ultras identificato è uno dei personaggi più influenti e di riferimento nell’ambito delle tifoserie biancorosse e, alle domande degli inquirenti, avrebbe tenuto la bocca cucita evitando di raccontare dettagli che potrebbero far risalire all’identità degli altri. E’ lui che, secondo gli inquirenti, avrebbe guidato il manipolo dei tifosi che ha teso l’agguato al pullman della Recanatese, dove a bordo si trovavano in prevalenze ragazzini e famiglie, e che è stato l’oggetto del lancio di sassi, bengala e fumogeni poco dopo l’ingresso al casello autostradale, al termine della partita.

Lui allo stadio non c’è nemmeno andato, perché appunto destinatario di un precedente Daspo per fatti: secondo gli inquirenti della Digos si tratterebbe di un’aggressione premeditata. Ora che è stata individuata "la testa" del gruppo organizzato che ha teso l’agguato, le indagini della Digos e della Scientifica proseguono per identificare gli altri tifosi biancorossi che hanno partecipato al blitz contro il pullman e anche i tifosi della recanatese che, durante la partita, hanno danneggiato i seggiolini della curva.

E ieri è stato convalidato dal Gip l’arresto di un altro tifoso, un 19enne, che al termine della partita era andato a provocare i tifosi di Recanati. I poliziotti hanno tentato di bloccarlo e lui, per fuggire, ha colpito uno degli agenti in servizio, scomparendo tra la folla. L’analisi delle telecamere dello stadio Benelli e quelle della Scientifica hanno consentito di identificarlo: martedì è stato arrestato per il reato di resistenza aggravata a pubblico ufficiale.