Caporelli (Psi): "Siamo una città irraggiungibile"

Paolo Caporelli (PSI) denuncia che Fano è diventata una città irraggiungibile, causa principale del pessimo andamento turistico. I mezzi di trasporto presentano difficoltà stradali, ferroviarie ed aeree. Le infrastrutture non aiutano e i ristori promessi non arrivano.

Caporelli (Psi):  "Siamo una città  irraggiungibile"

Caporelli (Psi): "Siamo una città irraggiungibile"

"Fano è una città irraggiungibile" denuncia Paolo Caporelli (Psi), secondo il quale è questa una delle prime cause del pessimo andamento di questa stagione turistica fanese. "I dati sui tempi di percorrenza dimostrano come è sempre più complicato raggiungere la terza città delle Marche - sottolinea -, ci sono infatti grosse difficoltà dal punto di vista stradale, ferroviario e aereo". Oggi i turisti che provengono dall’Umbria "impiegano mediamente dalle 3 alle 4 ore per la chiusura della Strada della Contessa, con immense difficoltà a percorrere l’unico percorso alternativo di montagna. Da noi vengono quindi solo coloro che, a suo tempo, hanno acquistato qui un appartamento al mare". Di contro "grazie alla Quadrilatero quei turisti raggiungono agevolmente Civitanova e le spiagge limitrofe, con il risultato che là sono aumentati notevolmente i valori degli immobili in affitto. Da noi invece non sono arrivati neppure i ristori promessi alle attività commerciali lungo la Contessa". Nel frattempo però "Regione e Anas stanno costruendo un asse stradale Ancona-Civitavecchia per collegare i due porti mentre la strada europea dei 2 mari (Grosseto Fano) rimane un sogno…e invece di potenziare la superstrada Fano-Cagli-Cantiano-Gubbio, si sta progettando un nuovo asse Cagli-Fabriano". Per Caporelli è pessimo anche l’aspetto ferroviario. "Sulla linea Ancona-Bologna molti treni non fermano, quelli dalla Germania e i Freccia Rossa a Fano non fermano per la troppa vicinanza a Pesaro". A tutto questo si potrebbe mettere una toppa, almeno, se "al’aeroporto di Fano potessero arrivare, con piccoli aerotaxi, turisti dall’aeroporto di Falconara o altri aeroporti italiani ed esteri…cosa che non avviene per motivi ideologici che hanno sempre opposto resistenza alla cementificazione della pista, già da tempo finanziata".