REDAZIONE PESARO

Charlotte, la “Miracle Tunes“ nipote di Logli

Si svela l’identità di una popolarissima protagonista della tv dei più piccoli. "Pronta a fare l’attrice; sono esigente come nonno Mario"

di Solidea Vitali Rosati

Sono passati pochi giorni dall’ultimo omaggio alla memoria che la città di Urbino e l’Università Carlo Bo hanno manifestato verso suo nonno, l’artista ed ex manager della casa editrice De Agostini, Mario Logli. Lei, Lavinia Mantegazza, classe 2004, ha gli occhi della mamma, la tempra di nonna Maria Antonietta e un’autostrada davanti, quella della vita, che ha inforcato a velocità supersonica.

Infatti la non ancora sedicenne, liceale all’Internazionale San Carlo di Milano, appena ha terminato il corso trimestrale tenuto dalla Columbia University sullo Sviluppo sostenibile è stata ammessa alla scuola di teatro Paolo Grassi. Vuole fare l’attrice, studiando teatro, continuando ad esplorare molti linguaggi della comunicazione, tra cui, non ultimi, i social network. Lavinia ha più di un profilo social e quello collegato al suo ultimo personaggio televisivo – ha impersonato Charlotte delle Miracle Tunes – ha attualmente 27mila followers. Considerando che si tratta di un pubblico preadolescenziale, è certamente una dote di attenzione notevole quella che perdura dopo l’exploit sul piccolo schermo. Anche perché, la serie televisiva delle cinque eroine che sull’archetipo di Sailor Moon salvano il mondo con superpoteri legati a facoltà canore, è terminata sei mesi fa. E’ vero restano le repliche – tutti i giorni su Cartooinito alle 16.30 –, il merchandising (il volto di Lavinia alias Charlotte, insieme alle altre Miracle Tunes è stampato su gadget di ogni forma), ma la persistenza nell’immaginario dei piccoli fans della serie (perlopiù bambine sotto gli 8 anni) ha promosso negli agenti dello Studio Di Nardo, consulenti di artisti ai massimi livelli, l’attenzione su di lei come attrice. Quel modo delicato ma pervasivo ed efficace di coltivare un legame con il pubblico infatti emerge nella misurata gestione che Mantegazza fa dei social e del suo personaggio.

"No, non sono sopraffatta dalla vita che sto facendo – ride Lavinia, rispondendo alla nostra domanda –. E’ molto stimolante proprio perché giocata su tanti livelli diversi". Studentessa di liceo scientifico, apprendista attrice, personaggio televisivo, instagrammer agli esordi... in tanti si perderebbero per molto meno...

"Ho una famiglia che mi aiuta a tenere la barra a dritta – confessa –. Ho il nonno nel cuore e credo la giusta considerazione di quello che faccio".

In che senso?

"Il mio obiettivo è realizzarmi, tenendo presenti molti valori, non solo alcuni".

Per capire cosa intenda Lavinia, basta scorrere le risposte che dà ai suoi followers: esce dallo schema dello show business e dialoga in modo autentico. Durante il lockdown ha consigliato buone letture, ha spifferato la sua passione per la pizza Rossini mostrando come farla, ha dimostrato quanto possa essere glam girare in sicurezza: mascherina in volto e gel in tasca pronto uso.

"Ai social dedico il giusto impegno quotidiano. Nonno Mario su questo è stato molto chiaro". Logli era solito dire che nella vita ci vuole tutto per poter arrivare a disegnare l’aria. Tradotto: riuscire a coltivare sogni e ambizioni che ci elevano dalla routine e dai personalismi. "Non ho mai avuto haters mentre diverse richieste di attenzione. E’ bello poter aiutare gli altri azzeccando quella parola amica, in grado di fare la differenza. Certo – ammette – vedere la mia faccia stampata sul diario della sorellina più piccola di una mia amica, invece mi colpisce. Ma una visibilità enorme come quella data dai social è effimera. Aspiro ad un percorso più lento, non indirizzato alla fama fine a se stessa, quanto alla stima di me e se possibile, riuscire a dare il mio contributo civico per migliorare il mondo in cui tutti viviamo".