Chiarabini: "Non mi ricandido"

Il sindaco uscente di Monte Cerignone ha già deciso. All’orizzonte c’è forse una sola lista

Chiarabini: "Non mi ricandido"

Chiarabini: "Non mi ricandido"

Dopo 25 anni di fila in amministrazione, di cui gli ultimi 10 come sindaco, termina il percorso politico a Monte Cerignone di Carlo Chiarabini (oggi compirà 48 anni), che non si candiderà per le elezioni di giugno. Una scelta personale (è consulente sport e management alla Federcalcio Sammarinese), operata nel rispetto dei tempi che lui e la lista civica Insieme per Monte Cerignone si erano dati nel 2014. "Sono arrivato in fondo al mio percorso – spiega –. Ho trascorso un lungo periodo in amministrazione e dopo quest’esperienza si è deciso di fare un passo avanti. Ci eravamo dati un orizzonte di 10 anni, come voleva la legge fino a un po’ di tempo fa, anche se poi è stato eliminato il limite ai mandati nei Comuni più piccoli: volendo si poteva proseguire".

Afferente all’area di centrosinistra, nato e cresciuto a Monte Cerignone, Chiarabini si dice comunque disponibile "a dare un contributo nella misura che mi sarà chiesta". In attesa della definizione dei candidati – a proposito, come riporta lo stesso Chiarabini, il sentore è che si vada verso una lista unica per la seconda volta, cosa di cui si dispiace –, il sindaco uscente traccia un bilancio dei propri mandati: "L’esperienza è stata molto positiva. In un comune così piccolo è complicato condurre un percorso amministrativo, però abbiamo lavorato per ricercare i giusti finanziamenti per riorganizzarlo. Strutturalmente abbiamo fatto cose importanti, da 4-5 grandi interventi per il dissesto idrogeologico alla riqualificazione di centro abitato e centro storico, così da un riferimento per le attività anche turistiche che abbiamo e vorremo implementare, partendo dalla Rocca feltresca, fino alle vie del paese. Complessa è stata la gestione del covid, però siamo soddisfatti di come abbiamo provato ad aiutare cittadini e attività e di come loro abbiano risposto. Altre difficoltà sono arrivate dal ponte ex Amelia, ora Pascucci, dichiarato inagibile nel 2019: rischiavamo l’isolamento, invece, grazie anche al grande lavoro di Provincia e Consorzio di bonifica e dopo aver reperito 1,2 milioni di euro di finanziamenti, a cui ha contribuito anche la Regione, lo abbiamo risanato in soli sette mesi. È stata una soddisfazione, al termine di una vicenda che ha coinvolto perfino i cittadini, come volontari. Sono orgoglioso del tessuto sociale e associativo di Monte Cerignone, che è un paese molto unito".

A proposito di unioni, negli ultimi giorni l’imprenditore Ferruccio Giovanetti ha auspicato una fusione di Comuni tra Monte Cerignone, Monte Grimano Terme e Mercatino Conca, per creare una realtà più solida. Sollecitato sul tema, Chiarabini preferisce non sbilanciarsi: "Sulla questione non ritengo corretto esprimermi perché complessa e non pertinente, vista la mia non candidatura. Metterei solo in difficoltà altri. Magari se ne discuterà coi candidati". Infine, per l’aiuto offertogli in questi 10 anni, nello "svolgere un ruolo così cruciale", il sindaco uscente ringrazia "i bravi amministratori e i bravi dipendenti comunali che avevo alle spalle. Credo di lasciare una buona base, a chi verrà dopo, per continuare a sviluppare il territorio".

Nicola Petricca