"Ci vuole uno scalo di alaggio vicino all’ex pista di go-kart"

La cantieristica torna a tirare. La proposta di Teodosio Auspici, imprenditore: "La struttura eviterebbe i disagi per il passaggio di grandi imbarcazioni in città".

"Ci vuole uno scalo di alaggio vicino all’ex pista di go-kart"

"Ci vuole uno scalo di alaggio vicino all’ex pista di go-kart"

Adesso che la cantieristica tira e che Fano è tornata a recitare quel ruolo a livello nazionale che aveva negli anni Novanta sarà bene darsi una mossa e non farsi trovare impreparati quando magari le cose andranno meno bene. Partendo dalle infrastrutture che mancano. Teodosio Auspici, imprenditore fanese del settore, rilancia su alcune idee delle quali gli amministratori pubblici fanesi dovrebbero fare tesoro. La prima e la più importante? "La realizzazione di un nuovo scalo di alaggio vicino alla ex pista go-kart che eviterebbe i tanti disagi per il passaggio di grandi imbarcazioni in città e in Sassonia", dice Auspici. Piuttosto che vedere questa zona abbandonata da decenni, degradata quanto basta, meglio realizzarvi uno scalo per gli yacht che arrivano dalla zona industriale di Bellocchi.

Scalo che darebbe un senso anche alla finora mai vista "strada delle barche". "Questi interventi non possono ovviamente essere ad appannaggio del privato. L’ente pubblico – sostiene Teodosio Auspici - deve fare la sua parte e deve formulare una politica industriale degna di questo settore, cosa anche questa assente negli ultimi decenni. Importante sarebbe la capacità di fare rete, cioè una programmazione del territorio pensata per la cantieristica che ha bisogno di grandi capannoni, ampi spazi e relative vie di comunicazione". Da qui la seconda proposta. "Un polo tecnologico, che a Fano non è stato mai preso in considerazione, che comprenda certamente la ricerca e la collaborazione con le Università al servizio delle attività produttive ma anche condivisione di laboratori e processi di controllo da mettere in rete ed a disposizione delle aziende che, se lasciate sole, non sono in grado di consolidare". Forse nell’area dell’ex zuccherificio? Perché fare tutto questo? "Perché la cantieristica – risponde l’imprenditore Auspici – è un settore trainante per Fano. La costruzione di imbarcazioni da diporto di lusso è una realtà che coinvolge Fano e le vallate del Metauro e Cesano. Si caratterizza per la presenza di brand mondiali, come Ferretti Group e Azimut Benetti. Il tessuto di aziende presenti ricopre tutte le fasi di produzione: dalla modellazione e costruzione in vetroresina, fino all’allestimento finale e messa in acqua dello yacht. Senza dubbio Fano, insieme ad Ancona, rappresenta il distretto della cantieristica più importante dell’Adriatico. Il settore è decisamente in salute anche se le previsioni segnalano per i prossimi anni un calo stimato intorno al 10%. Negli ultimi anni la cantieristica si è caratterizzata per la costruzione di barche sempre più grandi, e una flessione nella costruzione degli yacht medi. L’Italia costruisce circa l’80% degli yacht mondiali sopra 24 metri e Fano è parte integrante di questo processo".