Ciclovia del Metauro, 35 espropri: ecco dove

Cartoceto, la minoranza motiva il suo no. Longhi: "Non siamo contrari al progetto in sé, ma a questo: più costoso e complicato"

Ciclovia del Metauro, 35 espropri: ecco dove

Ciclovia del Metauro, 35 espropri: ecco dove

di Sandro Franceschetti

"La Ciclovia del Metauro ci vuole, ma non va realizzata secondo questo nuovo progetto, più costoso e che richiederà solo nel nostro territorio comunale l’esproprio di 35 particelle di terreno, per un totale di 4.616 metri quadrati". E’ la precisazione del capogruppo di minoranza consiliare di Cartoceto, Gianluca Longhi, sul voto contrario espresso dalla sua compagine rispetto all’accordo di programma relativo al primo tratto della Ciclovia che concerne i territori di Fano e Cartoceto, per un totale di circa 13 chilometri dei quali 1,7 riguardanti il Comune della Dop olearia: dalla frazione di Pontemurello fino a via Caduti del Lavoro a Lucrezia. Un accordo ratificato dall’assise cartocetana grazie al voto favorevole della maggioranza.

"Secondo il progetto iniziale presentato nel 2019 dalla giunta regionale Ceriscioli – spiega Longhi, iscritto al Pd -, che seguiva la direttrice dell’ex ferrovia Fano-Urbino, con 4milioni e mezzo di investimento si realizzava la ciclabile da Fano fino a Tavernelle di Colli al Metauro. Adesso, col nuovo progetto, che costa 6,5 milioni, si coprirà, invece, solo il tratto di Fano, di circa 11 chilometri, e quello di Cartoceto, di un chilometro e 700 metri. Un costo molto più alto, sul quale incide in modo importante la necessità di espropriare i terreni per discostarsi dal tracciato dell’ex ferrovia che, per quanto riguarda il nostro comune sarà molto elevata per il tratto da via Pilone al confine con Colli al Metauro".

Gli espropri ammonteranno, per il solo territorio di Cartoceto, a circa 92mila euro, 46mila dei quali saranno pagati dalla Regione e per il resto dal Comune. "Insomma, i cartocetani – riprende Longhi -, dovranno pagare più di 46mila euro solo per togliere i terreni agli attuali proprietari, oltre agli oneri per i procedimenti di redazione e approvazioni delle necessarie varianti urbanistiche. Risorse preziose, che noi del gruppo ‘Insieme per Cartoceto’ avremmo voluto destinare a servizi per la cittadinanza più urgenti". L’ultimo tema è la riattivazione della ferrovia: "Nelle premesse dell’accordo di programma è messa nero su bianco la compatibilità del progetto con la futura ed eventuale riattivazione sia a scopo turistico che commerciale della ferrovia Fano-Urbino, oggetto di uno studio di fattibilità, di cui, ad oggi, si conosce solamente il costo, 1milione e 350mila euro, e non il contenuto. Vengano prima pubblicate le carte e poi sarà possibile un dibattito serio".