MARCO D’ERRICO
Cronaca

"Citofono blindato contro la baby gang. Ma sono bersagliato dal lancio di oggetti"

L’esasperazione di Claudio Angradi, di Sant’Ippolito. "Mi hanno preso di mira, non campo più"

Pesaro, 20 settembre 2023 – "Sono disperato, ostaggio di una baby gang che mi tormenta. Chiedo aiuto alle istituzioni prima che sia troppo tardi". Lo denuncia Claudio Angradi, pensionato di 73 anni, residente a Pian di Rose, frazione di Sant’Ippolito, che racconta quasi tra le lacrime le innumerevoli angherie, che gli hanno provocato un profondo stato di malessere e di paura. L’uomo, ex carpentiere edile, vive con la moglie in una villetta alla periferia del paese, dove ha scelto di abitare per sentirsi più tranquillo.

"Citofono blindato contro la baby gang. Ma sono bersagliato dal lancio di oggetti"
"Citofono blindato contro la baby gang. Ma sono bersagliato dal lancio di oggetti"

Una casetta che ha rifinito con le sue mani, rendendola accogliente e sicura, con una massiccia cancellata da lui realizzata. Finché, circa un anno fa, l’incantesimo si è rotto. "Sono finito nel mirino di una banda di teppisti – racconta Angradi – che hanno stravolto la mia vita. Mi hanno lanciato una canna acuminata sul viso, procurandomi una ferita, e hanno scaraventato nel mio cortile ogni sorta di oggetto, persino un banco di scuola". Ma ciò che turba ancora di più il pensionato è il fatto di essere svegliato nel cuore della notte: "Questi giovanissimi, che spesso si coprono il viso con i cappucci delle felpe, suonano il citofono a tutte le ore, anche di sera tardi, e poi di dileguano. Quando mi sono appostato nei pressi del cancello per tentare di riconoscerli, mi hanno tirato una sedia e dei coni stradali spartitraffico. Ho dovuto coprire il citofono con uno sportello in metallo".

La zona defilata e di sera poco illuminata si presta alle incursioni della baby gang, che può facilmente guadagnare la via di fuga nella campagna. Angradi, esasperato dalle continue vessazioni, ha segnalato tutto alle forze dell’ordine: "Mi duole constatare che, dopo le diverse segnalazioni che ho fatto, non è cambiato alcunché. Quindi ho l’intenzione di rivolgermi a un investigatore privato, per scoprire l’identità di chi mi sta perseguitando con tanta crudeltà, forse approfittando del mio stato di salute precario. Di sera – aggiunge il pensionato – io e mia moglie siamo terrorizzati, tanto che abbiamo deciso che, se le cose non cambieranno, ci trasferiremo in un altro posto, perché la nostra vita qui è diventata un vero inferno". Nella zona gli atti vandalici non sono una novità. Nella vicina scuola, al momento chiusa e in attesa dei lavori di ristrutturazione, sono state fracassate finestre e vetrate. Una delle ultime incursioni sarebbe avvenuta tra domenica e lunedì.