Città capoluogo, la Provincia riapre gli uffici

Il presidente Giuseppe Paolini: "Da aprile partiremo con un dipendente e tutti i giorni a rotazione ci saranno assessori o dirigenti o io"

Città capoluogo, la Provincia riapre gli uffici

Città capoluogo, la Provincia riapre gli uffici

Detto fatto. Un ufficio della Provincia arriva a Urbino, da aprile e con un dipendente tutti i giorni mentre a rotazione presidente e dirigenti degli uffici saranno presenti. "Non è un pesce di aprile – esclama Giuseppe Paolini al telefono –. L’ufficio aprirà, con tutta probabilità i primi giorni di aprile, e sarà attiguo all’aula del Consiglio comunale nella Sala Serpieri a Collegio Raffaello. Tra l’altro a quei lampadari sono affezionato, erano un ex voto dei primi del Novecento presenti in chiesa a Isola del Piano che poi negli anni sono arrivati a Urbino".

Per la prima volta il presidente Paolini parla, dopo la conferma della città ducale come capoluogo, e lo fa con una nota che si apre esclamando: "Potenzieremo notevolmente la presenza della Provincia a Urbino. Ho preferito che parlassero tutti gli altri. Giustamente. Molte persone hanno rivendicato in questi giorni il loro ruolo e i meriti nella vicenda. Ma chi ha portato a casa il risultato, alla fine, è stato Maurizio Gambini. Di questo gliene va dato atto con onestà intellettuale. Parlo anche da sindaco di Isola del Piano, un territorio che faceva parte del Ducato, immediatamente confinante. Sono estremamente felice per il raggiungimento di questo status, che sana una situazione che si protraeva dal 1860 con il Regio Decreto. Ora la congiunzione “Pesaro e Urbino“, nella dicitura della nostra provincia, rivestirà a tutti gli effetti pieno significato".

Una scelta quella del presidente presa in tempi non sospetti, come avevamo già annunciato quasi due anni fa su queste pagine. "Da tempo stavo pensando di trasferire un ufficio della Provincia a Urbino per un paio di giorni alla settimana. Ma adesso, d’intesa con il sindaco, rafforzeremo la nostra presenza, che sarà ampliata a tutti i giorni feriali. Apriremo un ufficio dove si alterneranno a turno, con la loro presenza, i tecnici della Viabilità, altri dipendenti provinciali e lo stesso presidente. E’ un grande sforzo considerato l’organico sottodimensionato delle Provincie dopo la riforma. Ma sarà un punto di riferimento per le realtà dell’entroterra, in modo che i loro cittadini non debbano scendere sempre a Pesaro per ogni servizio. La sede è stata individuata grazie alla collaborazione del Comune. La sede legale della Provincia resterà a Pesaro, ma rafforzeremo anche i progetti che coinvolgeranno Urbino e il Montefeltro. E aumenteremo il numero delle sedute del Consiglio provinciale che si svolgeranno nella città ducale. Urbino ha un ruolo a livello mondiale ed è di buon auspicio che lo status sia stato raggiunto nell’anno in cui Pesaro è capitale italiana della cultura. Perché rafforza anche la candidatura di Pesaro e Urbino a capitale europea della cultura 2033".

Francesco Pierucci