"Colline fragili per contenere l’interquartieri"

Dopo il maltempo dei giorni scorsi, Bene Comune torna a chiedere di bloccare la strada interquartieri: "Per una volta la politica trovi unità sulle cose importanti per tutti, almeno in questo caso prevalga la scelta per il bene comune". "La pioggia ha trasformato – denuncia Bene Comune – la zona del Carmine Belgatto in un fiume di fango, le colline di San Biagio sono state interessate da movimenti franosi e alcune strade sono state spaccate dalla furia dell’acqua che scendeva a valle". E ancora: "Di fronte alla tragedia che ha colpito in questi giorni l’Emilia Romagna, la Regione che ha il maggiore indice in Italia di costruzione nelle aree alluvionali, e il disastro del territorio che a settembre e ancora adesso ha colpito le nostre zone, è da irresponsabili insistere sull’interquartieri. Strada che taglierebbe in due la collina di Belgatto-San Biagio attraversando zone idrogeologicamente molto fragili come l’alveo dell’Arzilla. Un nastro di asfalto, come sarebbe l’interquartieri per più di tre chilometri, con un ponte sopra l’Arzilla, muri di contenimento in cemento armato e lavori in trincea, rischiano di dare il colpo di grazia ad una collina che ha problematiche idrogeologiche non da poco. Crediamo che una politica intelligente debba saper trarre dalle difficoltà e le tragedie la forza di ripensare l’uso del territorio mettendo in campo una grande azione di risanamento ambientale". Prosegue Bene Comune: "Nessuno vuol perdere i 20 milioni di euro del Cipe e allora proponiamo che il sindaco Seri chieda alla Regione e al governo la possibilità di utilizzarli, non per una inutile e dannosa strada, ma per mettere in sicurezza il territorio, sistemare le spiagge erose dalle mareggiate, le frane e i corsi d’acqua. Così si eviterebbe il verificarsi in futuro di allagamenti e fiumi di fango con rischio non solo di perdite di vite umane ma anche di attività produttive e abitazioni".

an. mar.