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Con “Volponi Novel“ la letteratura può andare anche oltre il fumetto
E’ vero che rimarrà aperta fino a febbraio 2025 – e non è poco –, ma merita di essere vista anche ora la mostra Volponi Novel 1924-2024, allestita nella Torre Nord di Palazzo Battiferri (via Saffi), dove contemporaneità e futuro si incontrano nella mostra di Gianluca Costantini.
I disegni ricordano i cartoon o anche per qualche verso le immagini dei videogame, questi ultimi lontanissimi dal mondo di Volponi. Dalla mano di Costantini emerge un Volponi con il volto diventato ormai icona (un volto di ragazzo, di adulto, di uomo avviato ad una grande maturità esistenziale purtroppo non raggiunta per la morte avvenuta a settanta anni), e con qualche sua magnetica parola restituita in un lettering visivo di grande icasticità: a confermare, anzi far vivere questo “memoriale visivo”, come Costantini lo chiama, proprio nella incancellabile permanenza dello sguardo.
Come in una narrazione filmica – e del resto l’allestimento ideato da Tiziana Mattioli e Paolo Semprucci richiama esplicitamente il set cinematografico – sono presenti i personaggi del secondo Novecento che hanno scritto la storia culturale e industriale: Pasolini e Volponi, Olivetti, Berlinguer, Agnelli, ma anche i grandi artisti del passato amati dall’urbinate, come Masaccio e Piero della Francesca, ovvero il Presidente Pertini, Anna Magnani, Renato Guttuso, o il mito letterario di sempre: il don Chisciotte. Tutti scorrono in una sequenza di piani che il visitatore può raccogliere anche inquadrano i QRcode.