SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

Confronto all’americana. Stadio, nuovo ospedale movida: candidati a duello. Fischi, applausi e risate

Alla Baia sfida dei quattro aspiranti sindaco. Oltre 500 persone ad ascoltarli

Confronto all’americana. Stadio, nuovo ospedale movida: candidati a duello. Fischi, applausi e risate

Confronto all’americana. Stadio, nuovo ospedale movida: candidati a duello. Fischi, applausi e risate

Oltre cinquecento persone hanno ascoltato idee e proposte dei quattro candidati a sindaco di Pesaro, intervistati dal giornalista Raffaele Vitali, in occasione di un confronto all’americana, organizzato lunedì sera al Flaminio, da Azione Cattolica Pesaro. "Il confronto è stato trasmesso in diretta streaming sulla pagina facebook dell’ AC di Pesaro ed è tutt’ora visibile – conferma Giacomo Giunti, presidente di Ac Pesaro –. Siamo soddisfatti : volevamo creare un’ occasione di dialogo vivace, ma rispettosa delle diverse posizioni".

I quattro protagonisti: Andrea Biancani, coalizione di centrosinistra; Marco Lanzi, candidato della coalizione del centrodestra; Pia Perricci, leader della lista civica "Vieni Oltre" e Fabrizio Oliva, leader della lista civica "Spazi liberi". Come è andata la serata? I contenuti, con dieci domande di Vitali e un paio dal pubblico, sono venuti fuori, è indubbio. Tra i temi toccati lo smaltimento dei rifiuti (dalla Tari al termovalorizzatore); il nuovo ospedale; turismo e cultura come volàno dell’economia;la carenza di parcheggi; grandi nuove opere come lo stadio Benelli e le difficoltà dell’urbanistica; l’onnipresente tema del sociale, dai nuovi poveri alle persone con disabilità; lo sviluppo dei gruppi solidali d’acquisto. Le scintille ci sono state tra Lanzi e Biancani sul nuovo ospedale di cui tutti e 4 hanno criticato la collocazione a Muraglia. "Ha deciso la Regione", ha detto Biancani, assalito dai fischi e ripreso da Lanzi che ha riletto le parole di un comunicato del sindaco Ricci: "La politica urbanistica la fanno i Comuni, nessuno lascerà un permesso di costruire a Case Bruciate". Perricci ha sottolineato anche l’errore di aver predisposto una struttura verticale anacronistica e difficile da gestire. Oliva è andato al sodo: "Sul sito indietro non si torna. Si badi invece a far partire i lavori". Sul nuovo Auditorium Scavolini Biancani ha giocato in difesa ribadendo la polivalenza della nuova struttura. Gli altri tre si sono divertiti a sparare a zero: Lanzi e Oliva hanno esternato indignazione per il cantiere infinito e i costi lievitati, mentre Perricci ha testimoniato che "i lavori dentro al Palazzetto non sono ancora finiti: è un cantiere a cielo aperto. E’ stata fatta una finta inaugurazione. Sono entrata e ho il video sullo stato dell’arte". Sull’ipotesi "nuovo stadio Benelli" sono venuti fuori i caratteri dei quattro candidati. "Lo stadio deve essere rifatto e lo sarà - ha promesso Perricci -: non c’è bisogno di interrompere la stagione calcistica perché si potrà fare un pezzo alla volta. Non avremmo sia i finanziatori che il programma: lo faremo con la canapa". Risate. L’assessore Enzo Belloni, tra il pubblico: "E’ la volta che i tifosi si fumano lo stadio". Perricci riprende: "La canapa non è inquinante, trattiene calore e darà lavoro agli agricoltori locali che potranno produrla". L’innovazione, i mattoni di canapa esistono, ma per "uno stadio è una soluzione utopistica - osserva un geometra in sala - visti i tipici limiti tecnici".

Lanzi il nuovo stadio ha intenzione di farlo intercettando investimenti privati. "Ma prima di tutto mi occuperei di manutenere le palestre. Quella del Carducci cade a pezzi". Per Oliva non è il momento per imbarcarsi in imprese faraoniche meglio garantire una riqualificazione che garantisca l’agibilità della struttura. Biancani: "Voglio essere onesto. Un nuovo stadio è legato, fondamentalmente ad investimenti privati: il Comune da solo non potrebbe farlo. E’ responsabile invece portare avanti un progetto di recupero progressivo". Se riguardo la movida e la musica in viale Trieste Biancani ha detto che non cambierebbe nulla, Oliva ha ribadito di voler ritirare l’ordinanza che permette l’intrattenimento musicale fino alle tre di notte. "Voglio che si tutelino le esigenze di tutti e le regole siano rispettate. Non sono un fustigatore della movida, come mi hanno descritto i giornali" si è difeso. Va bene Oliva, ma se nei locali, si dovesse imporre di spegnere la musica prima di mezzanotte protesterebbe anche Cenerentola.