Cte Square: cosa sarà?. Una sede, progetti e tanti soldi. Ecco la Casa delle tecnologie

Inaugurati ieri gli uffici in via della Rovere, che sono molto vicini a piazza del Popolo "Supportiamo progetti di ricerca e sperimentazione a beneficio di imprese, cultura e turismo".

Cte Square: cosa sarà?. Una sede, progetti e tanti soldi. Ecco la Casa delle tecnologie

Cte Square: cosa sarà?. Una sede, progetti e tanti soldi. Ecco la Casa delle tecnologie

Si chiama Cte. E’ la Casa delle tecnologie emergenti, l’Istituzione che ha speso 700mila euro nell’acquisto della Biosfera – la scultura multimediale di piazza del Popolo – entrata a far parte del patrimonio cittadino – ed è quella che ha finanziato con 246mila euro la dotazione tecnologica e artistica che caratterizza il nuovo auditorium Scavolini. Ieri, della Cte, è stata inaugurata la sede: quattrocento metri quadrati al terzo piano di via della Rovere 13, vicino a piazza Del Popolo.

Ma che cosa è la “Cte square“?

In estrema sintesi, da ieri è anche uno spazio fisico dove imprenditori, studenti e semplici utenti con curiosità di colmare il proprio gap digitale potranno incontrare esperti del settore informatico, delle telecomunicazioni e multimedia per elaborare soluzioni, avviare start up, creare impresa, trovare applicazioni informatiche per rispondere ad esigenze del quotidiano. "In Italia sono solo 13 le città che possono vantare una Casa delle tecnologie emergenti come ce l’ha Pesaro" ha sottolineato il sindaco Ricci, complimentandosi con l’assessore Francesca Frenquellucci per il risultato conquistato con tenacia. Il progetto della Cte durerà un anno ed è finanziato con fondi statali. "Il progetto Cte Square è finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made In Italy – ha spiegato ieri, prima del taglio del nastro la dirigente del servizio, Maria Laura Maggiuli – e dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Insieme al Comune di Pesaro, sono diciassette i partner, tra cui tre scientifici (UniUrb, Univpm, Conservatorio di Pesaro) responsabili della realizzazione dei laboratori, e di adeguati partner/fornitori tecnologici, industriali e di contenuti, capaci di orientare verso nuovi mercati lo sviluppo delle suddette soluzioni e le strategie d’uso delle tecnologie. Tra i partner ci sono Fondazione Rossini Opera Festival (ROF), Fondazione Nuovo Cinema, Fondazione Rossini, Centro di Competenza sulla Cybersecurity Cyber 4.0, BPCube, EBworld, Ernst & Young (EY) Pluservice, Primapress, Rainbow, Sinergia, Tiscali, Umbra Control, Websolute".

Quale è lo scopo della Cte? "Aumentare la competitività dei territori – continua Maggiuli –. La Cte ha lo scopo di supportare progetti di ricerca e sperimentazione con l’intento di trasferire know-how tecnologico verso le piccole e medie imprese per produrre più servizi. Le università e le aziende partner del progetto si muoveranno in diversi ambiti dell’innovazione: dalla blockchain, all’intelligenza artificiale, dal 5 e 6G al metaverso. In particolare svilupperemo progetti al servizio della cultura, del turismo e del coinvolgimento attivo delle persone". La sede, inaugurata ieri accoglierà riunioni, eventi, laboratori, seminari,attività di progettazione e consulenze. Per accedervi è necessario aderire alla comunità della Cte. Come? "Abbiamo un sito web aggiornato con le varie attività a cui si può aderire: l’indirizzo web è www.ctesquare.it. Tutti possono far parte della comunità della Cte square".

Solidea Vitali Rosati