Discarica di Riceci, la protesta Il sindaco: "Lasciato solo" All’assemblea folla di cittadini

Tutti hanno chiesto di impedire che si impedisca l’autorizzazione del sito per rifiuti industriali. Il legale del Comune: "Servono varianti perché è un terreno agricolo, scelta sbagliata".

Discarica di Riceci, la protesta  Il sindaco: "Lasciato solo"   All’assemblea folla di cittadini

Discarica di Riceci, la protesta Il sindaco: "Lasciato solo" All’assemblea folla di cittadini

In centinaia per dire "no" alla discarica a Riceci. Lunedì scorso, il Centro civico di Gallo si è riempito di persone che hanno risposto all’invito dell’associazione DiversaMente ad un confronto pubblico sul tema dell’impianto, per capire l’umore dei residenti, spiegare le ragioni del rifiuto e illustrare la situazione. "Non dobbiamo diventare i destinatari di tutti progetti che nessuno vuole alle porte delle città - ha commentato il presidente Andrea Torcoletti -. Sono impianti che terremo per 25-30 anni, oltre alla fase di bonifica: si parla di 5 milioni di metri cubi di rifiuti per Riceci, 11 volte il Duomo di Milano. Abbiamo già presentato osservazioni all’interno del procedimento per la valutazione d’impatto ambientale e chiedo ai sindaci dei comuni circostanti di prendere posizione, contraria o meno, per dimostrare di aver capito il problema, il progetto e la sua portata. All’interno di questi enti abbiamo dei rappresentanti, quindi, dato che è previsto, serve trasparenza, che finora non c’è stata". Presente alla serata anche Davide Fabbrizioli, sindaco di Petriano, che ha spiegato la scelta del Comune di "usare un profilo istituzionale nell’effettuare i possibili atti di difesa del territorio. Non vogliamo cadere in provocazione. Siamo disponibili al confronto con tutti, ma abbiamo motivazioni che illustrano i problemi oggettivi del progetto: sono convinto ci sia un problema di rifiuti per le nostre industrie, ma ciò non vuol dire forzare procedure e non ascoltare la popolazione. Da una società seria come Marche Multiservizi e dalla Provincia mi aspetto la possibilità di una proposta alternativa. Inoltre, il 26 aprile abbiamo chiesto alle forze politiche di esprimersi: ancora nessuna segreteria lo ha fatto, seppure ci abbiano assicurato che lo faranno presto. Daremo tempo fino al 30 giugno, poi diremo chi si sarà espresso. Ho anche chiamato i sindaci di Urbino, Vallefoglia, Montecalvo in Foglia e Isola del Piano e al momento non ho ricevuto risposta. Mi sento un po’ solo". Tra i relatori c’erano anche due esperti della materia, Giovanni Vantaggi, medico, e Massimo Gianangeli, del Comitato per la tutela della salute e dell’ambiente della Vallesina, che hanno parlato della necessità di andare verso un’economia circolare, e Marco Grondacci, avvocato che, assieme a un geologo e a un urbanista, affiancherà il Comune di Petriano: "Il progetto ha problemi legali e di gestione del territorio, perché in parte insisterebbe su una vecchia discarica tuttora da bonificare, richiede una variante al Prg, che indica un uso prevalentemente agricolo per la zona, ed è a poche centinaia di metri da un abitato - ha spiegato il legale -. Il sito è inadeguato".

Nicola Petricca