Eccidio e attualità dell’orrore, ’Un autunno d’agosto’ narrato da Agnese Pini

Eccidio e attualità dell’orrore,  ’Un autunno d’agosto’ narrato da Agnese Pini

Eccidio e attualità dell’orrore, ’Un autunno d’agosto’ narrato da Agnese Pini

Nella sala piccola ma piena di gente, la direttrice di QN Agnese Pini ha raccontato il suo volume "Un autunno d’agosto", edito da Chiarelettere, attualmente fra i libri di maggior successo, presentato ieri pomeriggio nella libreria "Il Catalogo" di Pesaro, dialogando con la docente Paola Moresco.

Senza scomodare la banalità del male, l’orrore, quando accade, ha sempre gli stessi connotati, rappresentati nel libro dalle 400 SS tedesche che nell’agosto del 1944 calarono sul paese di San Terenzio Monti assassinando 159 cittadini inermi. Un classico eccidio nazifascista la cui ricostruzione in forma di racconto svela la natura di un piccolo romanzo di formazione, fermentato e lievitato nel cuore e nell’anima della Pini da una ormai antica storia familiare le cui radici risalivano fino a quel 1944. "Una storia del genere – ha detto fra l’altro l’autrice – c’è più o meno in tutte le famiglie che hanno attraversato la guerra". Un cammino parallelo fra ricordi familiari tenuti nascosti "per pudore" e presa di coscienza da realizzare sull’esistenza e sulla natura dei crimini di guerra che non sono storia antica e chiusa, tanto che, più o meno con le stesse modalità, le stesse domande tornano fuori con la guerra in Ucraina, "la prima guerra d’invasione dopo la seconda guerra mondiale", come ha ribadito ancora la Pini, che ci ha riportato ancora a chiederci "chi sta dalla parte dei buoni e dei cattivi".

C’è ancora molto da conoscere e capire in quella specie di "olocausto italiano" di oltre 25.000 morti per crimini di guerra che costituiscono un "trauma nazionale". Entra in scena nel momento giusto il libro della Pini per giocare insieme il ruolo di romanzo di buona lettura e di rispecchiamento del passato in un presente che ne ripropone la possibile crudeltà del "puro terrore"

f.b.