Ecco la statua di Pavarotti. Folla in piazzale Lazzarini. Nicoletta: "Amava questa città"

Alta 192 centimetri, ieri sera l’inaugurazione della scultura dedicata al tenorissimo. La moglie: "Ne sarebbe stato orgoglioso". Ricci: "Un onore il suo rapporto con Pesaro".

Ecco la statua di Pavarotti. Folla in piazzale Lazzarini. Nicoletta: "Amava questa città"

Ecco la statua di Pavarotti. Folla in piazzale Lazzarini. Nicoletta: "Amava questa città"

Centinaia di persone, in cerchio. Piazzale Lazzarini bloccato ieri pomeriggio alle 19 per l’inaugurazione della statua dedicata a Luciano Pavarotti. Un bronzo di 192 centimetri per 183 chili. Poggia sopra un basamento in pietra chiara con una grande stella, che ricorda quella di Hollywood con sotto una scritta tratta da una sua intervista rilasciata ad Alberto Pancrazi della Rai: "Sono cittadino onorario di mille città nel mondo, ma di questa mi sento vero cittadino".

Per questa inaugurazione presenti le due figlie Giuliana, emozionatissima, e Cristina e la seconda moglie del tenorissimo Nicoletta Mantovani che ha passato al suo fianco molte estati a villa Giulia la casa di Baia Flaminia affacciata sul mare. "Grazie anche per l’amore che lui aveva per questa città e per i suoi abitanti. Grazie per questo omaggio: per lui oggi sarebbe stato un giorno speciale", ha detto Nicoletta Mantovani.

Per la città il sindaco Matteo Ricci, il vicesindaco e assessore alla Cultura Daniele Vimini quindi altri componenti di giunta. In prima fila lo scenografo e regista Pierluigi Pizzi, uno degli uomini che ha segnato il Rossini Opera Festival. Quindi il prefetto Emanuela Saveria Greco con accanto il procuratore della Repubblica Cristina Tedeschini e il presidente del conservatorio Rossini Salvatore Giordano. L’autore della statua Albano Poli non è potuto essere presente ma attraverso il suo vice Andrea Mezzetti, ha voluto mandare un saluto alla città ricordando la grande figura di artista di Luciano Pavarotti "personaggio conosciuto in tutto il mondo, un ambasciatore che ha portato la lirica e la cultura italiana in tutti i Paesi". Presente anche il vicesindaco di Modena Gianpietro Cavazza che ha detto: "Un onore per la storia di questo nostro concittadino e faccio i miei complimenti per questa iniziativa alla città di Pesaro".

Una grande festa testimoniata dalla sostanziosa partecipazione di cittadini, alcuni provenienti anche da fuori città. Il vicesindaco Daniele Vimini ha voluto ricordare un po’ le tappe che hanno contrassegnato il legame tra il tenorissimo e la città, un rapporto iniziato negli anni Sessanta e passato poi dall’inaugurazione del teatro Rossini, al concerto in piazza e quindi all’inaugurazione nel nuovo palasport. Vimini ha ricordato anche il suo cuore e la sua generosità quando ha donato 225mila dollari per i bambini ospitati nel reparto di talassemia guidato dal professor Guido Lucarelli.

Il sindaco Matteo Ricci ha invece posto l’accento sulla grande popolarità di Luciano Pavarotti "toccata con mano perché anche ad Hollywood la gente si fermava e tutti lo conoscevano – ha detto il primo cittadino –. Un uomo che ha portato l’Italia nel mondo e noi abbiamo anche la fortuna di essere la sua seconda città: da oggi Pesaro sarà ancora più forte grazie anche alla sua immagine". Della statua di Luciano Pavarotti ne sono state fatte tre piccole copie alte 30 centimetri, omaggio alla città, alle figlie e alla fondazione Pavarotti.

Siparietto prima che si togliesse il drappo bianco-rosso che ricopriva la statua. Ricci in attesa dell’arrivo del suo vice Daniele Vimini – solitamente accade il contrario –, si è intrattenuto a parlare con il prefetto Emanuela Saveria Greco e con il procuratore della Repubblica Cristina Tedeschini sulle regole che vigono sotto campagna elettorale. Si chiedeva e chiedeva, Ricci, se potesse parlare e mostrarsi viste anche le recenti polemiche sollevate dal centrodestra.

Dopo le rassicurazioni ha commentato: "Importa comunque poco perché non cambia granché: non credo che vi sia qualcuno in questa piazza che non mi conosca".

m.g.