Emorragia di medici. Sei anestesisti ai saluti. Vanno in altri ospedali. Allarme in Chirurgia

Da giugno gli stabilimenti di Pesaro e Fano si troveranno con 180 turni scoperti al mese. Pesanti contraccolpi sulle sedute operatorie. E intanto arriva l’estate e si riduce l’attività.

Emorragia di medici. Sei anestesisti ai saluti. Vanno in altri ospedali. Allarme in Chirurgia

Emorragia di medici. Sei anestesisti ai saluti. Vanno in altri ospedali. Allarme in Chirurgia

di Benedetta Iacomucci

L’emorragia non si ferma. Ora, ad andarsene, sono gli anestesisti. Dai primi di giugno all’Ast di Pesaro e Urbino – ma in questo caso parliamo dell’ex Marche nord, ovvero Pesaro e Fano – ne verranno a mancare ben sei: uno ha raggiunto l’età pensionabile, un altro ha preferito il privato, e addirittura quattro hanno deciso di andare a lavorare nel pubblico, ma da un’altra parte. La conseguenza per i colleghi che restano in servizio, è che occorrerà coprire i circa 180 turni al mese lasciati scoperti dai transfughi. Ma la conseguenza per i cittadini, è che il contraccolpo sull’attività chirurgica potrebbe essere devastante. Perché ovviamente, senza l’anestesista, si ferma tutto. E questo accade con un direttore generale, Nadia Storti, ai saluti dopo appena 11 mesi, e un nuovo direttore generale, Alberto Carelli, che si insedia solo oggi. E le due questioni sono molto più legate di quanto non si pensi.

Tra i motivi, infatti, che spingerebbero tanti professionisti a cercare altri lidi, ci sarebbe proprio la mancanza di una ’governance’ solida e salda in grado di organizzare l’attività in un’azienda dislocata su quattro diversi stabilimenti e reparti identici che si trovano a 10 chilometri l’uno dall’altro. Tutto questo, per altro, in mancanza di un direttore sanitario e degli atti aziendali, che sono proprio quelli che disciplinano l’attività.

Cosa potrebbe accadere ora? In attesa di trovare dei sostituti ai ’fuggitivi’, tramite nuove assunzioni (un bando è già in essere) o tramite il ricorso alle cooperative con gli anestesisti a gettone, si tenterà di coprire i turni vacanti con gli straordinari dei medici in servizio, limitando l’attività chirurgica anche in considerazione dell’arrivo dell’estate e della rimodulazione dei turni per consentire il piano ferie. Un documento dell’Ast – rivolto alle professioni sanitarie (non i medici) – circola già, e prevede: per il Dipartimento Chirurgico Urbino il passaggio a 20 posti letto; stessa sorte per l’Ortopedia. A Pergola sospeso il Day Surgery dal 10 al 23 agosto. A Pesaro vengono accorpate la Chirurgia e l’Ortopedia dal 6 luglio al 31 agosto, con rimodulazione delle sedute operatorie a giugno e luglio e una riduzione delle stesse ad agosto. A Fano niente Day Surgery dal 15 luglio al 31 agosto, con rimodulazione del Blocco Operatorio di Fano, ovvero interventi ridotti come per Pesaro. La Neurochirurgia passa a 15 posti letto. Al Dipartimento Materno Infantile di Urbino restano 4 posti letto nell’ambito della Pediatria. Ricoveri sospesi per quanto riguarda la riabilitazione estensiva a Fossombrone dall’1 al 15 agosto: eventuali ricoveri verranno dislocati a Pergola, nella riabilitazione intensiva.