Entroterra dimenticato, ora non più

"Il governo premia il Montefeltro e l’alta valle del Metauro con finanziamenti per servizi. Subito in arrivo 4 milioni"

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Tra le 23 nuove aree che faranno parte della Strategia Nazionale Aree Interne ci sono anche il Montefeltro e l’Alta Val Metauro che vanno a creare assieme la quarta area della Regione Marche. I comuni compresi sono Urbania, Sant’Angelo in Vado, Peglio, Mercatello sul Metauro, e Borgo Pace sul versante metaurense mentre nel Montefeltro ci saranno Carpegna, Frontino, Belforte all’Isauro, Piandimeleto, Lunano, Macerata Feltria, Pietrarubbia, Sassocorvaro Auditore, Tavoleto, Mercatino Conca, Monte Cerignone e Monte Grimano Terme. A questi comuni spetta già un finanziamento iniziale di 4 milioni di euro stanziati all’interno la programmazione 2021-2027.

"Un bel traguardo -spiega Mauro Dini, che oltre a essere sindaco di Lunano e vicepresidente dell’Unione Montana è anche il coordinatore di questa nuova area interna-. Occorre ringraziare sia la giunta Ceriscioli, che con il consigliere Gino Traversini si era spesa molto, sia ora l’assessore Francesco Baldelli che ha continuato l’opera fino a questo ottimo risultato. Adesso abbiamo davanti una bella sfida che ci darà la possibilità di accedere a linee di finanziamento dedicate e di poter creare progetti condivisi su una base di molti comuni con le stesse esigenze". "Finalmente ci siamo riusciti – dice Fernanda Sacchi, presidente dell’Unione Montana–, era una candidatura attivata da tempo e ora riconosciuta. È una grande opportunità per il territorio, ora serve studiare una strategia comune anche perché qui confluiranno anche risorse dal Pnrr. La Strategia per le Aree Interne nasce anche per incrementare i servizi alla persona e vedo questa come una possibilità, mi piacerebbe ad esempio riuscire almeno a potenziare con queste risorse l’Ospedale di Urbania".

"Eravamo in attesa da un po’ – conferma il presidente dell’Unione Montana del Montefeltro Andrea Spagna –, non ammettere la nostra candidatura avrebbe creato un buco importante anche perché tutte le aree intorno a noi, anche in Toscana e Romagna, oltre che l’area del Catria e Nerone, sono già comprese. Grandi progetti come questo spingono un territorio a pensare un po’ più in grande, con meno campanilismo e più dialogo, e ragionare insieme sui problemi e sui punti di forza. Nella Snai ci sono risorse importanti ma più importante è creare una visione del territorio integrata e corale. Se dovessi scegliere investirei nell’integrare i servizi nei piccoli comuni".

Andrea Angelini