Episodi contestati: botta e risposta sul Var

I leopardiani mettono nel mirino tutte le segnature biancorosse, ma il club replica per le rime

E’ noto che il Var sia uno strumento tecnologico in più e non il vangelo. Bene che ci sia stato anche nei playout di C, nonostante lo strazio delle attese. Inevitabile che alcuni sconfitti lo mettano sotto accusa. La Recanatese addirittura ha contestato tutte le segnature vissine. "Ci complimentiamo con la Vis, ma le immagini di Sky lasciano molti dubbi sulle decisioni del Var. I lunghi momenti di attesa rivelavano la difficoltà delle decisioni. Viste e riviste, i dubbi sono moltissimi, praticamente su ognuno dei gol. Gli ultimi minuti poi si sono giocati con numerosi tifosi a bordo campo…" La Vis ha replicato così: "Onore alla squadra avversaria, ma screditare l’operato di terna arbitrale e sala Var con l’obiettivo di mettere in cattiva luce la salvezza che ci siamo guadagnati con forza e determinazione non rispecchia il nostro concetto di sportività". Quanto alle invasioni, "sono cosa nota in tutte le categorie, ci assumeremo le nostre responsabilità, ma in altre sedi". Andrebbero aggiunte un paio di cose: i fuorigioco in sede Var sono fatti oggettivi; se non li si considera tali, allora la Vis potrebbe mettere in dubbio le 6 volte in cui all’andata si è vista alzare la bandierina sui propri attaccanti lanciati a rete. Quanto ai presunti falli, se ci fosse stata coerenza con il metro arbitrale di Perri (ignorare i contatti dubbi), non sarebbe stato rigore quello di Rossoni su Carpani. Infine il gol al 95’: fosse stata risarcita solo in piccola parte di tutti i gol subiti in zona Cesarini, con episodi anche molto dubbi, la Vis si sarebbe salvata molto prima. Auguri di pronto ripescaggio alla Recanatese: patron Guzzini ha annunciato che presenterà domanda.