Fate poesia, non la guerra. Appello dagli studenti

Gli studenti delle scuole superiori di Pesaro celebrano la giornata mondiale della poesia con letture, spettacoli e incontri in Piazza del Popolo. L'iniziativa, coordinata dai licei Mamiani e Mengaroni, coinvolge anche attività di autofinanziamento.

Fate poesia, non la guerra. Appello dagli studenti

Fate poesia, non la guerra. Appello dagli studenti

Ieri, primo giorno di primavera, gli studenti delle scuole superiori pesaresi hanno festeggiato la giornata mondiale della poesia “Il Pane e le Rose“, perché giustamente il cibo prezioso è quello dell’anima. L’intera mattinata in Piazza del Popolo è trascorsa tra lettura di poesie, spettacoli, incontri con poeti, performances degli studenti del Marconi, del Bramante Genga, del Santa Marta, del Cecchi,del Benelli, del Mamiani, del Mengaroni, del liceo Raffaello e dell’Itis “E. Mattei” di Urbino. "L’iniziativa, coordinata dai licei Mamiani e Mengaroni – racconta la prof Sonia Marini – è patrocinata dal Comune ed è stata supportata da sponsor fondamentali come Falcioni, Evergreen e il Gra’ di palazzo Gradari". I giovani prima di vivere la giornata in pubblico, distribuendo poesie ai passanti, vendendo primule coltivate dall’Agrario e biscotti, sfornati dall’alberghiero per autofinanziare attività didattiche, lavorano in classe sul linguaggio poetico. "E’ bello lavorare sulle emozioni" dicono i liceali del Marconi. A più d’un giovane del Mengaroni, abbiamo chiesto un pensiero e siamo rimasti colpiti dalla saggezza dei versi scritti o declamati: per Alles, poco più che quindicenne, la gioia è nei dettagli e nelle relazioni non nell’affanno delle grandi imprese; Elia distribuisce segnalibri con una poesia sulla gentilezza, mentre l’amico un’ode alle banane, incredibili fonti di energia e salute. A terra troviamo distese quattro di studentesse: "No, non abbiamo scritto strofe. Noi siamo già poesia... al sole".

Solidea Vitali Rosati